Data: 03/04/2011 I sindaci del vesuviano presentano alla Provincia un piano per la raccolta differenziata: no a nuovi invasi e sì ad una rete di impianti di tipo anaerobico per il recupero della frazione umida.
Nel capoluogo campano riesplode l’incubo emergenza rifiuti. Emergenza mai finta, in realtà. I punti critici infatti sono i soliti: gli stir sono saturi o meglio lo stir di Caivano( che è stato riaperto solo ieri e per poche ore) è rimasto chiuso per circa due mesi perché non si sa dove trasferire la frazione umida e la discarica di Chiaiano, la cui chiusura è prevista per il 16 maggio, è ferma per una indagine avviata della Dda, che sospetta infiltrazioni camorristiche nella realizzazione e l’inquinamento del terreno a causa della fuoriuscita di percolato. Al momento sono operativi in tutta la Regione solo le cave di Savignano Irpino, Cava Sari a Terzigno (limitatamente ai comuni vesuviani) e San Tammaro a Caserta.
A questo si aggiunge la mancanza di siti di compostaggio, anello fondamentale del sistema di gestione dei rifiuti, sull’intero territorio regionale. Da qui lo stop della rimozione e l’invasione dei sacchetti in strada nei comuni come Napoli dove la differenziata non è mai decollata. E mentre tra Regione, Provincia e Comune di Napoli c’è il rimpallo delle responsabilità, i sindaci del vesuviano e del nolano cercano di incrementare il sistema di raccolta differenziata, unica strada per scongiurare l’apertura di altre discariche.
In particolare, in un incontro tenutosi qualche giorno fa ad Ercolano, i sindaci della zona rossa hanno stilato e sottoscritto un documento con il quale si dichiarano contrari ad ogni nuova discarica e pronti, invece, ad incrementare la raccolta differenziata e a dare la disponibilità a realizzare, almeno su quattro comuni vesuviani, impianti di compostaggio per il recupero della frazione organica. Il documento dovrà passerà però al vaglio della Provincia. In attesa, i sindaci della zona rossa, incoraggiati dai notevoli risultati ottenuti con la raccolta differenziata, che per tutti si aggira intorno al 40%, puntano, entro fine anno, ad arrivare al 50% dei risultati.
(Fonte Foto: Rete Internet)
Autore: C.D.
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