mercoledì 4 maggio 2011

CONNETT A TERZIGNO: «PUNTIAMO A "RIFIUTI ZERO", MA INTANTO CAVA SARI È UNA VERGOGNA»

Il teorico della strategia “zero waste”, terrà un ciclo di conferenze nei Comuni vesuviani, invitato dalla Rete dei Comitati. Bordate contro i politici: “Chi ha aperto la discarica merita il carcere”
“Terzigno is a shame for Italy and Europe” (“Terzigno è una vergogna per l’Italia e l’Europa”). Paul Connett usa parole durissime per dire cosa pensa della discarica nel Parco Vesuvio. Alto, robusto, pronto alla battuta, fan sfegatato del vino rosso, Connet è professore emerito della St. Lawrence University di New York e consulente sui rifiuti nella commissione sulla sostenibilità dell'Onu. Soprattutto, è il teorico della strategia “zero waste” (“rifiuti zero”), adottata con successo in molte città americane, canadesi e neozelandesi e in procinto di essere sposata anche da molti Comuni della zona vesuviana (almeno in teoria). Logico che uno come lui, dinanzi allo scenario dell’impianto di cava Sari, non esiti a tirare fuori parole di fuoco per condannare lo scempio: “Chi ha deciso tutto ciò merita la prigione. È assurdo aprire una discarica in un’area protetta, è follia. Napoli è il peggior esempio al mondo di gestione dei rifiuti”.


Connet è sbarcato dalle parti del Vesuvio invitato dalla Rete dei Comitati. Terrà un ciclo di conferenze per promuovere la sua teoria. Si comincia questa mattina a San Sebastiano al Vesuvio, presso la sede della Comunità del Parco e si prosegue stasera a Portici, alla Chiesa del Carmine: con lui anche i sindaci dei 18 Comuni che sversano in cava Sari, alcuni dei quali hanno già aderito al protocollo “Rifiuti zero”. Intanto, ieri Connet è stato accompagnato a fare un giro in discarica. C’erano i comitati, le mamme vulcaniche (alcune delle quali, lasciate fuori dai militari, hanno vivamente protestato), i giornalisti, il sindaco di Boscotrecase Agnese Borrelli e diversi assessori dei Comuni vesuviani.

I tecnici della Sapna hanno spiegato il funzionamento della struttura, dalla raccolta del percolato alla discarica vera e propria. Connet ha dato un’occhiata, ha ascoltato con attenzione ma non si è sposato di un millimetro dalla sua posizione: “Il vero problema è che la discarica nel Parco Vesuvio è illegale. È stata aperta in spregio a tutte le leggi europee sull’ambiente”. Dopo il sopralluogo, tutti alla cantina sociale di Trecase, per la degustazione di prodotti tipici. “Ci auguriamo che l’eco mediatico che riuscirà ad avere questo incontro delle popolazioni vesuviane col professor Connett possa costituire un momento formativo e divulgativo delle potenzialità di un territorio che, malgrado la tragedia ambientale, è capace di discutere di buone pratiche a partire dalla raccolta differenziata spinta tendente a rifiuti zero”, dice Franco Matrone, portavoce della Rete dei Comitati .
Autore: Francesco Gravetti

1 commento:

Anonimo ha detto...

grande Connett è veramente una grande vergogna e di questa grande vergogna la colpa principale è di sicuro della politica, locale, provinciale regionale e nazionale