domenica 26 settembre 2010

Come se la discarica non bastasse… dal Gazzettino Vesuviano




Non bastava la discarica ad umiliare i cittadini di Boscoreale. Non bastavano le bugie che hanno raccontato, e continuano a raccontare, i politici. Non bastavano i telegiornali che continuano a chiamarli “camorristi”. Non bastava il signor Bertolaso che dice che la discarica funziona a perfezione e la puzza è frutto della loro immaginazione. Non bastava tutto questo, ci si mette anche la violenza gratuita.

Da una settimana ormai, di notte, i cittadini boschesi si ritrovano a dover scappare dalle manganellate delle forze dell’ordine che appena vogliono prendono il sopravvento e mandano qualche manifestante all’ospedale. Ieri notte, è successo ancora una volta: centinaia e centinaia di persone, di fronte allo schieramento poliziesco, sedute a terra, con le mani in alto bene in vista, nelle prime tre file solo donne e bambini. Il Prefetto De Martino sembra essere abbastanza tranquillo e tollerante, ma ecco che all’improvviso arrivano i rinforzi e tutto cambia. Si conta fino a tre e partono manganellate, calci, pugni e non importa se di fronte a loro ci sono mamme e bambini, non importa se quelle persone hanno motivi validissimi per stare lì, non importa se loro erano seduti con le mani in alto, quello che conta è che quando il Prefetto decide di movimentare un po’ la serata, bisogna sgomberare la strada a tutti i costi per far passare i camion carichi di spazzatura. E intanto sembra che le istituzioni, col calare della sera, svaniscono nel nulla: si vedono solo di giorno saltando da una emittente televisiva all’altra, sono tutti divi ormai, peccato che qui non siamo ad Hollywood ma a Boscoreale dove non si presenta un film, ma una condanna a morte che si chiama discarica. Si riempiono la bocca di paroloni, opinioni, idee, addirittura si indignano dinanzi a tutto questo, ma di notte, quando il gioco si fa duro, quando la polizia carica, sono nelle loro case o peggio ancora a inscenare uno sciopero della fame in una tenda al centro di una piazza, a mo’ di sacra capanna, con tanto di pellegrinaggio votivo, senza capire che lo sciopero non fa altro che debilitare, annientare forze che servirebbero (beh il condizionale è d’obbligo) a lottare. Che vadano di sera a protestare questi signori, cosicché all’indomani i telegiornali nazionali possano dire che sono stati sindaci, consiglieri o assessori ad essere picchiati e non i “camorristi”.
«Ancora una volta – scrivono i portavoce dei Comitati – la violenza della polizia si è accanita su centinaia di manifestanti che pacificamente protestavano per impedire che la già satura discarica SARI di Terzigno si riempisse di ulteriore merda! Noncuranti della presenza di anziani, donne e bambini, le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno caricato per sgomberare le strade di accesso al sito presidiate sia a Terzigno che a Boscoreale. Dopo l’atto di forza centinaia di camion scortati sono riusciti a raggiungere la discarica. Si contano tre feriti fra i manifestanti e una decina di feriti fra le forze dell’ordine. La nostra lotta prosegue senza sosta». Intanto, l’aula consiliare di Boscoreale è stata nuovamente occupata.
Giuseppe Falanga



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