Rifiuti, 190 camion sversano a Terzigno
Tre ordinanze del prefetto di Napoli per fare rientrare l'emergenza impongono il passaggio degli autocompattatori sul territorio. Ma alla discarica la protesta continua. Il sindaco di Boscoreale in sciopero della fame: "La gente è esasperata dai miasmi". Taglialatela: "Una vergogna"
La protesta contro l'apertura della nuova discarica
Sono circa 190 i camion che hanno sversato rifiuti dall'alba e fino alle 12,45 nella discarica di Terzigno (Napoli). Il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, aveva adottato nella notte tre ordinanze dirette ai sindaci di Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno, ai sensi dell'articolo 2 del Testo unico legge di pubblica sicurezza, proprio perché il protrarsi dei divieti di circolazione adottati dai primi cittadini "costituiva un pericolo per la salute pubblica particolarmente grave e con ricadute anche sull'ordine e la sicurezza pubblica".
Intanto questa mattina il sindaco di Boscoreale (Napoli), Gennaro Langella, ha iniziato lo sciopero della fame contro la paventata ipotesi della realizzazione di una seconda discarica nella vicina Terzigno. Nella tenda allestita in piazza Pace, dove il sindaco dormirà e lavorerà grazie a una postazione internet già attiva, Langella ha ricevuto i primi cittadini dei Comuni che aderiscono alla protesta, Boscotrecase e Trecase, per valutare eventuali nuove iniziative di lotta.
"Se dicessi che vado avanti finché il problema non verrà risolto - spiega Langella - firmerei probabilmente la mia condanna a morte. Il mio obiettivo più immediato è quello di ottenere la convocazione di un tavolo istituzionale per poter avere la possibilità di spiegare tutte le conseguenze nefaste che deriverebbero dalla eventuale apertura di una seconda discarica". Si tratta, con il coinvolgimento della Regione e delle Province, "di chiedere ad altri territori, dove ci sono disponibilità, di accettare parte dei rifiuti di Napoli e trovare un'alternativa alla seconda discarica di Terzigno. Per attuare un federalismo della spazzatura".
Langella si aspettava l'ordinanza del prefetto che ha fatto scattare il passaggio dei camion sul territorio. "Forse - aggiunge - mi beccherò una denuncia per interruzione di pubblico servizio ma la mia coscienza è a posto". C'è la camorra a soffiare sulla protesta dei cittadini? "Assolutamente no, - sostiene Langella - lo grido con tutta la forza che ho. Si vuole mettere in giro questa voce per distogliere l'attenzione dal problema. La gente è esasperata da miasmi che da mesi inondano le nostre case. Questa è la verità".
Interviene sulla questione rifiuti anche Marcello Taglialatela, assessore all'Urbanistica della Regione Campania (Pdl). "Il Governo nazionale - dice - deve rispettare gli impegni presi con la popolazione del vesuviano altrimenti fa una brutta figura". L'assessore sottolinea di "essere convinto che se il Governo centrale sbaglia, glielo si dice e il Governo regionale non deve fare sconti a nessuno".
Poi affronta la questione dell'apertura della seconda discarica. "Gli impegni sono stati presi dal Parlamento che ha votato la conversione del decreto nel quale si parlava di una seconda discarica - spiega - Il problema è che la prima discarica funziona male per colpa dell'Asia che fa andare i rifiuti senza che siano stati trattati e puzzano". A questo si aggiunge poi un "problema che riguarda il Governo nazionale che, non avendo onorato gli impegni sulla compensazione mette i cittadini nella condizione di essere incazzati".
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