lunedì 13 settembre 2010

La Tragedia di Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno Lo stato di emergenza si sta trasformando in una vera tragedia caratterizzata da indifferenza, abusivismo, dolore e sciacallaggio. di Liborio Avvoltoio StabiaChannel.it

Discarica Sari
Continua l'emergenza a Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno a causata dal disastro ambientale della discarica ex- Sari. Lo stato di emergenza si sta trasformando in una vera tragedia caratterizzata da indifferenza, abusivismo, dolore e sciacallaggio.

Indifferenza. Nella più totale indifferenza questa immane tragedia sta passando tra i media di carattere nazionale. Nessuno se ne occupa, nessuno se ne fotte. Del resto riguarda solo 56.000 abitanti (27.000 abitanti di Boscoreale, 11.000 di Boscotrecase e 18.000 di Terzigno), nemmeno lo 0,1% della popolazione italiana.

Del resto nemmeno chi effettivamente deve affrontare il problema per risolverlo lo fa. Gli attuali amministratori dei comuni citati non fanno altro che proclamare vittorie scaturenti da "sontuosi vertici nelle prefetture" dai quali riescono ad ottenere propri rappresentanti nei tavoli tecnici o la sostituzione dei rifiuti organici con quelli secchi, interventi ridicoli e per lo più mai attuati : prese per i fondelli in parole povere.

Dunque la notizia non fa gola a nessuno, a nessuno importa se 56.000 anime hanno trascorso l'estate più tragica degli ultimi 50 anni. A nessuno importa se nella famosa "cartolina di Napoli" con il pino e il Vesuvio, ora appare una nebulosa proveniente dalla Discarica ex-Sari che sta rovinando il vivere quotidiano di migliaia di cittadini. Fanno più notizia Brunetta e la P3.

Abusivismo. La causa di tutti i mali (la discarica) è

abusiva. Non stiamo qui ad elencare tutte le leggi derogate per l'apertura del sito, ma basti pensare che è ubicata in un parco nazionale, adiacente ad un vulcano attivo, e in un territorio dichiarato "Patrimonio dell'UNESCO".

Dolore. E' la sensazione che stanno provando i cittadini dell'area contaminata da mesi a questa parte. La puzza che si avverte nelle ore notturne e fino a tarda mattinata è un qualcosa di indescrivibile. Arriva fino a dentro le abitazioni. Provoca nausea, vomito ed occhi rossi. Anche se non siamo in possesso di prove scientifiche certe ci viene da pensare che quello che viene inalato non è aria pura, ma di sicuro ha a che fare con sostanze tossiche.

Sciacallaggio. Come ogni tragedia che si rispetti, lo sciacallaggio appare imperterrito. Qui assume una forma unica e particolare. Le terre coltivate alle pendici del Vesuvio ed a ridosso della discarica, hanno da sempre prodotto un'ottima uva ed una buona frutta in generale. Prodotti della terra che ora i contadini sono costretti a vendere sottocosto, ben consci del fatto che risulterebbero poco appetibili agli utenti locali ed ai prezzi degli anni precedenti. Così sciacalli dell'uva acquistano ad un prezzo pari ad un terzo del normale valore, proprio perché inquinata dalla vicina discarica, per farne un vino da vendere, "fuori paese" a prezzo pieno. Oppure aziende conserviere che acquistano frutta invendibile, in quanto marcia prima di diventare matura, e ne fanno "ottima confettura" a buon prezzo e DOC!!!. Tanto nessuno lo sa che qui c'è una discarica.....

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