lunedì 27 settembre 2010

Rifiuti, question time alla Camera su Terzigno e sulla nuova emergenza.Bossa (Pd): “Il fantomatico nuovo ciclo è fallito, una follia ampliare le discariche”

Question time alla Camera dei deputati su Terzigno e sulla nuova emergenza rifiuti a Napoli. Il Governo risponderà giovedì, in aula a Montecitorio, ad una interrogazione urgente presentata da Luisa Bossa, deputata del Pd ed ex sindaco di Ercolano. “Con la mia interrogazione – dice l’on. Bossa – chiedo al Presidente del Consiglio dei Ministri come intende affrontare la crisi rifiuti a Napoli e provincia sia rispetto all’emergenza riesplosa in questi giorni sia in previsione di nuove situazioni di crisi che potrebbero determinarsi nei prossimi mesi. Il governo deve dire con chiarezza cosa intende fare. E, soprattutto, deve dare spiegazioni sul mancato decollo del ciclo ordinario dei rifiuti. In un anno, dopo gli annunci roboanti e dopo aver gridato al miracolo di aver portato Napoli fuori dall’emergenza, non c’è stato nulla: i cantieri dei nuovi termodistruttori non sono mai partiti, il termodistruttore di Acerra viaggia a ritmo ridotto con una sola linea funzionante su tre, gli impianti di compostaggio sono rimasti sulla carta, la raccolta differenziata è ben lontana dalle percentuali previste dalla legge mentre gran parte della spazzatura viene smaltita in discarica, in deroga alle normative europee. In un contesto di fallimento totale del tanto sbandierato nuovo corso, in vista dell’esaurimento degli invasi, ci si prepara a nuove emergenze con l’idea addirittura di ampliare le discariche esistenti. Una scelta folle, scellerata. La discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, a Terzigno, oltre ad essere contro la normativa europea, è contro ogni norma di buon senso. Lo stesso vale per quella del Parco delle Colline di Chiaiano. Invece di pensare ad ampliarle, acquisendo nuove cave, si proponga ai cittadini un piano per la bonifica e ci si dia da fare seriamente per il decollo del ciclo ordinario dei rifiuti, che significa differenziata, compostaggio, termodistruzione, e quindi chiusura delle discariche”.

“Il Partito democratico – conclude l’on. Bossa – che in passato, con senso di responsabilità, ha accettato che sui territori si facessero alcuni sacrifici con la riapertura provvisoria e limitata nel tempo delle discariche per tamponare le emergenze, adesso non ci sta più. Il tempo per mettere a regime un nuovo ciclo c’è stato. Chi ha fallito paghi le sue responsabilità e non pensi di continuare a scaricare il peso delle emergenze su cittadini e territori già troppo mortificati”.

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