Quello che molti non volevano sentir dire è stato detto ed è stato scritto. Si, la relazione della delegazione di parlamentari europei, venuta in Campania a fine aprile, parla chiaro. Non lascia ombre o dubbi: in Campania nel campo dei rifiuti si sta sbagliando ancora e molto. Il documento conclusivo è stato presentato ufficialmente a Bruxelles il 15 luglio scorso, durante una seduta della Commissione Petizioni. Alla riunione erano stati invitati i rappresentanti delle petizioni spedite dalla Campania, erano quindi nell'aula i petitioners di Acerra, Chiaiano e Terzigno.C'ero anch'io, a rappresentare – a livello europeo – il mio paese, la cittadina in cui sono nata e in cui continuo ad abitare nonostante ...La relazione della commissione di “accertamento dei fatti” venuta in Campania è stata illustrata in quella sede dalla danese M. Auchen, in assenza della presidente, l'olandese Merkies.
Gli europarlamentari hanno scritto un dettagliato rapporto sulla loro visita di soli tre giorni, durante la quale hanno incontrato presidenti delle province campane, esperti, sindaci, gestori degli impianti di rifiuti, firmatari delle petizioni e il neoeletto presidente della Campania Caldoro, oltre a visitare siti delle province di Caserta, Napoli, Salerno e Benevento.Senza giri di parole il rapporto europeo afferma:”La crisi dei rifiuti in Campania è il capitolo più drammatico di una gestione problematica in varie regioni italiane, tra cui Lazio, Calabria e Sicilia ed è forse emblematica della più generale storia di incuria e di ridotto sviluppo economico che caratterizza il Meridione d'Italia”.Sui commissariamenti nel settore rifiuti si afferma: “Il risultato è che durante lo stato di emergenza le decisioni sono state assunte generalmente in modo affrettato e senza riguardo per le preoccupazioni della popolazione.... I cittadini che hanno contestato questa situazione o che hanno cercato di proporre approcci alternativi sono stati emarginati o ignorati”.E inoltre, sulla Protezione Civile : “Talune decisioni, prese sotto la sua supervisione, segnatamente la localizzazione delle discariche, sono state assunte in modo frettoloso, senza le debite consultazioni e in molti casi frutto di consigli incauti con visibili ripercussioni”.Forte attenzione è stata dedicata alla discarica di Terzigno, definita “di per sé un'aberrazione”. I parlamentari hanno rilevato nel sito “carenze gravi e manifeste”; quanto poi all'ampliamento della discarica Sari e all'apertura della cava Vitiello essi giudicano il “pericolo inaccettabile in questa situazione” e chiedono di “individuare con urgenza delle alternative”. Essi annotano che “molte discariche sono in mani private e le autorità sembrano avere scarso controllo o conoscenza di ciò che avviene al loro interno e di come sono gestite”.E poichè non hanno fatto sconti a nessuno nella relazione si analizza anche la presenza della criminalità organizzata nel “lucrativo ciclo dei rifiuti” e l'utilizzo strumentale di lavoratori socialmente utili. L'accusa di fondo al sistema di gestione dei rifiuti in Campania è quella di puntare quasi esclusivamente su discariche e inceneritori, senza sviluppare vie alternative (ciclo integrato), senza trasparenza nè dialogo con i cittadini e, tutto sommato, con scarsa democrazia. Amare le conclusioni: “...il contesto e le cause della crisi dei rifiuti in Campania sono estremamente complessi. Basti ricordare che i governi nazionali di ogni colore politico che si sono succeduti e i diversi commissari non sono stati in grado, nonostante gli ingenti fondi pubblici spesi, di risolvere questo annoso problema che ha ripercussioni sulla salute e il benessere di centinaia di comunità locali”.Il rapporto si chiude con delle raccomandazioni alle autorità, campane e nazionali, e ai cittadini. La commissione chiede che il piano regionale dei rifiuti 2010-2013 sia più dettagliato, concreto, che preveda tempi certi di realizzazione, che individui i parametri per misurare i progressi, le figure (persone o enti) responsabili dell'esecuzione e le risorse assegnate; ma che preveda anche la bonifica dei siti inquinati, lo smaltimento delle eco-balle accumulate, la gestione dei rifiuti industriali e un'adeguata formazione e informazione degli operatori locali.L'abolizione dei commissariati straordinari ai rifiuti è stata giudicata una condizione indispensabile per procedere all'utilizzo dei fondi europei bloccati dal 2007. Al termine della relazione della Auchen, la presidente della Commissione Petizioni, E. Mazzoni, dette la parola per pochi minuti ai rappresentanti dei cittadini campani. Nel mio intervento non potevo che ripetere le ragioni di una protesta e quelle di una petizione sottoscritta da oltre 3500 persone.Mentre scrivo queste parole, però, lo scempio del nostro territorio continua: alcune vigne vengono distrutte per costruire un grande invaso, sempre in funzione della discarica e nel nome di un' emergenza , finita per legge sette mesi fa. Anna Rita Ranieri
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1 commento:
IL SOGNO DI NOI TUTTI 10 100 1000 UN MILIONE DI ANNA RITA RANIERI....GRAZIE DI TUTTO CIO CHE FAI
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