Pubblicato Martedi 21 Settembre 2010 ore 17:44
“Da sabato mattina sarò in sciopero della fame per protestare contro la paventata apertura della seconda discarica rifiuti in cava Vitiello nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio che segnerebbe la morte per questo territorio e per i suoi abitanti”. Ad annunciarlo, visibilmente contrariato, è il sindaco Gennaro Langella all’indomani dell’occupazione dell’aula consiliare del Comune da parte di cittadini esasperati per i miasmi provenienti dalla discarica ex SARI e ancor più allarmati dalla notizia della possibile apertura della seconda discarica nell’ex cava Vitiello.
Il Sindaco, molto probabilmente, attuerà lo sciopero della fame accampato in una tenda del nucleo comunale di protezione civile, che sarà montata in Piazza Pace, nelle adiacenza del palazzo municipale.
“Con i colleghi sindaci di Boscotrecase, Terzigno e Trecase – ha spiegato il sindaco Langella-, stiamo profondendo ogni sforzo per impedire l’apertura della cava Vitiello e siamo determinati anche a dimetterci nelle mani del Prefetto là dove si dovesse arrivare al provvedimento di apertura della seconda discarica. Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e lasciati al nostro destino che, stando così le cose, si annuncia infausto per tutti noi. La mia protesta – ha aggiunto il primo cittadino- è una forma estrema di lotta per difendere il mio territorio e i miei concittadini che già stanno subendo inenarrabili disagi di ogni natura provocati dalla discarica ex SARI che ormai ha imprigionato la vasta area vesuviana in una cappa di veleni. Come ho sostenuto in ogni occasione nei mesi scorsi – ha spiegato Gennaro Langella- impedirò con ogni mezzo a mia disposizione che possa avvenire questo ulteriore scempio, mobilitando la popolazione al mio fianco in quella che si annuncia una lunga lotta per la sopravvivenza di ognuno di noi e della nostra terra già profondamente sfregiata. Do’ appuntamento sabato mattina in Piazza Pace ai miei concittadini –ha concluso il sindaco-, che spero intervengano in massa per sostenere la mia protesta, ed in quella occasione convocherò la stampa locale e nazionale per illustrare le ragioni di un atto estremo qual è quello che mi sto accingendo a fare nel sovrano interesse della mia cittadina, e per denunciare l’abbandono delle istituzioni che per la loro inerzia di venti anni hanno decretato la dipartita del Parco Nazionale del Vesuvio”.
Intanto, mentre prosegue l’occupazione dell’aula consiliare del palazzo municipale, si è mobilitato anche il presidente del consiglio comunale, Carmine Sodano, che ha convocato per lunedì 27 settembre, una riunione con i presidenti dei consigli comunali di Boscotrecase, Terzigno e Trecase per concordare azioni comuni per la soluzione del gravissimo problema che sta letteralmente angosciando l’intera comunità vesuviana, oltre sessantamila abitanti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento