Notte di guerra sul Vesuvio: uomo ferito da proiettile alla gamba
pubblicata da Alessio Viscardi il giorno mercoledì 29 settembre 2010 alle ore 14.14
Manifestanti armati di pietre e bombe-carta contro polizia in assetto antisommossa, diversi feriti, cariche a ripetizione ed un padre ferito da proiettili traccianti sparati ad altezza d'uomo.
Non sono bastate le rassicurazioni del Presidente Luigii Cesaro a placare gli animi. L'idea di un tavolo tecnico permanente per trovare un'alternativa all'apertura di Cava Vitiello non placa gli animi dei manifestanti che ieri si sono riuniti, come ogni notte da più di una settimana a questa parte, alla Rotonda di Boscoreale ed in via Zabbatta a Terzigno, nell'ennesimo tentativo di bloccare lo sversamento di rifiuti nella discarica S.A.R.I.
Le continue provocazioni della parte non pacifica dei manifestanti, come il lancio di pietre e bottiglie di vetro, nonché lo spegnimento dell'unica fonte di luce della rotonda di Boscoreale, hanno spinto le forze dell'ordine in presidio alla strada per la discarica a lanciare diversi lacrimogeni per disperdere la grande folla di protestanti. Le donne, gli anziani e buona parte dei manifestanti moderati si sono allontanati in seguito all'azione delle forze dell'ordine, lasciando qualche centinaio di riottosi faccia a faccia con la Polizia.
Mentre alcuni impedivano fisicamente a fotografi ed operatori di documentare gli avvenimenti, altri cominciavano una sassaiola violenta contro gli agenti schierati a "testugine" fino all'arrivo dei rinforzi.
Quando il livello di tensione si è alzato, sono stati esplosi diversi proiettili traccianti e fumogeni ad altezza d'uomo, la risposta dei manifestanti non si è fatta attendere: bombe carta e petardi nei confronti delle forze dell'ordine.
Da quanto ricostruiscono le persone dei collettivi di protesta, alcuni proiettili hanno colpito in pieno dei manifestanti: una ragazza, contusa, ed un uomo che si è accasciato in terra ferito ad una gamba. Una frattura scomposta per lui: http://www.youtube.com/watch?v=RY455OifT_g
Da poco passata l'una di notte, è cominciata la violenta carica della Polizia, che ha disperso la folla di manifestanti.
Nelle stesse ore, a Terzigno andava in scena la guerriglia urbana: http://lecronachedelladiscarica.wordpress.com/2010/09/29/guerra-a-terzigno/
Esercito e polizia contro gruppi organizzati di manifestanti.
Si registrano lanci di lacrimogeni sul corso principale, violenti scontri e cariche di alleggerimento. I manifestanti sono armati con zaini carichi di petardi e bombe carta.
Due di loro, a volto coperto, assaltano un auto-compattatore scortato dalla Polizia con una bottiglia molotov e gli danno fuoco. Il traffico si blocca per diverse ore, mentre i vigili del fuoco tentano di spegnere le fiamme.
La marcia degli autocompattatori è resa difficile anche dall'olio versato sulla carreggiata dai manifestanti.
Qui sono le forze dell'ordine che tantano di impedire agli operatori di riprendere la scena.
Un bilancio pesantissimo quello di questa notte, che segna un netto alzamento del livello di lotta. Non è facile prevedere cosa succederà nei prossimi giorni. Tra il vociare indistinto della protesta, dispersa verso le tre di notte, si parlava di una lunga guerriglia urbana a base di agguati, creazione di barricate e scontri fisici.
Qualunque sia la piega che prenderà la protesta - ormai incontrollabile e priva di capi o leader - la preoccupazione più grande è sempre quella che ci scappi il morto. Considerando che un padre è stato colpito da proiettili sparati ad altezza d'uomo, la preoccupazione è molto ben fondata.
Non sono bastate le rassicurazioni del Presidente Luigii Cesaro a placare gli animi. L'idea di un tavolo tecnico permanente per trovare un'alternativa all'apertura di Cava Vitiello non placa gli animi dei manifestanti che ieri si sono riuniti, come ogni notte da più di una settimana a questa parte, alla Rotonda di Boscoreale ed in via Zabbatta a Terzigno, nell'ennesimo tentativo di bloccare lo sversamento di rifiuti nella discarica S.A.R.I.
Le continue provocazioni della parte non pacifica dei manifestanti, come il lancio di pietre e bottiglie di vetro, nonché lo spegnimento dell'unica fonte di luce della rotonda di Boscoreale, hanno spinto le forze dell'ordine in presidio alla strada per la discarica a lanciare diversi lacrimogeni per disperdere la grande folla di protestanti. Le donne, gli anziani e buona parte dei manifestanti moderati si sono allontanati in seguito all'azione delle forze dell'ordine, lasciando qualche centinaio di riottosi faccia a faccia con la Polizia.
Mentre alcuni impedivano fisicamente a fotografi ed operatori di documentare gli avvenimenti, altri cominciavano una sassaiola violenta contro gli agenti schierati a "testugine" fino all'arrivo dei rinforzi.
Quando il livello di tensione si è alzato, sono stati esplosi diversi proiettili traccianti e fumogeni ad altezza d'uomo, la risposta dei manifestanti non si è fatta attendere: bombe carta e petardi nei confronti delle forze dell'ordine.
Da quanto ricostruiscono le persone dei collettivi di protesta, alcuni proiettili hanno colpito in pieno dei manifestanti: una ragazza, contusa, ed un uomo che si è accasciato in terra ferito ad una gamba. Una frattura scomposta per lui: http://www.youtube.com/watch?v=RY455OifT_g
Da poco passata l'una di notte, è cominciata la violenta carica della Polizia, che ha disperso la folla di manifestanti.
Nelle stesse ore, a Terzigno andava in scena la guerriglia urbana: http://lecronachedelladiscarica.wordpress.com/2010/09/29/guerra-a-terzigno/
Esercito e polizia contro gruppi organizzati di manifestanti.
Si registrano lanci di lacrimogeni sul corso principale, violenti scontri e cariche di alleggerimento. I manifestanti sono armati con zaini carichi di petardi e bombe carta.
Due di loro, a volto coperto, assaltano un auto-compattatore scortato dalla Polizia con una bottiglia molotov e gli danno fuoco. Il traffico si blocca per diverse ore, mentre i vigili del fuoco tentano di spegnere le fiamme.
La marcia degli autocompattatori è resa difficile anche dall'olio versato sulla carreggiata dai manifestanti.
Qui sono le forze dell'ordine che tantano di impedire agli operatori di riprendere la scena.
Un bilancio pesantissimo quello di questa notte, che segna un netto alzamento del livello di lotta. Non è facile prevedere cosa succederà nei prossimi giorni. Tra il vociare indistinto della protesta, dispersa verso le tre di notte, si parlava di una lunga guerriglia urbana a base di agguati, creazione di barricate e scontri fisici.
Qualunque sia la piega che prenderà la protesta - ormai incontrollabile e priva di capi o leader - la preoccupazione più grande è sempre quella che ci scappi il morto. Considerando che un padre è stato colpito da proiettili sparati ad altezza d'uomo, la preoccupazione è molto ben fondata.
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