Io accuso chi ha provocato per ben 16 anni un’emergenza che in realtà era un sistema, giocando a proprio vantaggio con le leggi vigenti, i soldi pubblici, lo sfruttamento del lavoro, le tasse e la salute dei cittadini. Insomma: Rastrelli, Bassolino, Vanoli, Facchi e tutti i loro seguaci e imitatori. Oggi per loro pendono molti processi in vari tribunali: alcuni già conclusi con condanne, altri che forse mai vedranno una sentenza.
Io accuso coloro che a livello locale e nazionale per 16 anni non si sono ribellati a quel sistema; chi non lo ha denunciato, chi non ha provveduto a contrastare o rimediare.Io accuso la Regione Campania che, pur avendo cambiato il consiglio da alcuni mesi, cincischia ancora con le decisioni, facendo fare all’assessore Romano (Ambiente) la spola tra Napoli-Roma-Brussels per tentare di far quadrare la realtà su un piano già predisposto, dove non occorre cambiare tutto, ma solo dare un’apparenza.
Io accuso la Provincia di Napoli che, cincischiando anch’essa con le parole e le decisioni, ha perso tempo a decidere di non decidere, sottraendosi ai suoi obblighi di legge e invocando – addirittura – attraverso le parole del suo presidente Cesaro, il ritorno di un’emergenza.Io accuso le amministrazioni locali, quelle che per anni si sono barcamenate tra proclami politici, decisioni parziali oppure legate a scelte di parte, fatte non nell’interesse dell’ambiente, del territorio, dei cittadini, ma di altro.Io accuso i prefetti che, quando si palesa di Terzigno un problema ambientale, sanitario, sociale lo scambiano per una rivolta di detenuti o di facinorosi, invitando commissari e agenti ad andarci giù con la mano pesante. Eppure Pansa, prima di lasciare il suo posto a Napoli aveva avvertito che la provincia di Napoli era una polveriera per i problemi irrisolti.
Io accuso quelle testate editoriali e quei giornalisti che si accorgono di Terzigno soltanto se si verificano scontri con la polizia; quelli che per anni hanno ignorato i nostri messaggi e i nostri comunicati sullo scempio ambientale e sulla violazione delle leggi nazionali ed europee in tema di ambiente e rifiuti; quelli che descrivono la disastrosa situazione dei rifiuti a Napoli come conseguenza delle proteste di Terzigno.
Io accuso quei politici locali che oggi si presentano a tutte le manifestazioni, pronti a mettersi davanti alle telecamere o ai microfoni come paladini della cittadinanza, i quali fino ad un anno fa ignoravano o boicottavano le diverse manifestazioni che organizzavamo, anche se invitati.
Io accuso quei cittadini dei comuni intorno alla discarica di Terzigno, che nel 2007-2008-2009 hanno finto di ignorare e di non vedere i volantini, i messaggi, le manifestazioni che realizzavamo; quei cittadini che pur abitando in via Nespole, in via Zabatta, in via Carpiti non si sono convinti a scendere in strada con noi il 7-05-2007, il 29-06-2007, il 19-12-2008, l’8-05-2009, il 20-12-2009 e in tante altre occasioni, che oggi sono superarrabbiati e accusano noi di fare“poco”.Naturalmente accuso la criminalità organizzata che, dopo aver devastato e inquinato con ogni mezzo il nostro territorio, si è infiltrata nel ciclo dei rifiuti, nelle amministrazioni, dove ha potuto e dove le hanno consentito di infiltrarsi.Io accuso. E posso ancora sottoscrivere IN FEDE
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento