mercoledì 22 settembre 2010

Incendio automezzi. Sindaco e opposizione uniti nella condanna

Mercoledi 22 Settembre 2010 ore 13:54

Appresa la notizia dell’incendio di sette autocompattatori e di altri sei danneggiati, avvenuta la scorsa notte nel corso della manifestazione di protesta contro le discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio, il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella ha espresso la propria condanna per gli atti di teppismo. Idem da parte dell´opposizione con un nota da parte di Francesco Paolo Oreste, consigliere comunale del PD di Boscoreale.
Il comunicato stampa di Langella:
Il primo cittadino, che nel corso della manifestazione, prima della mezzanotte, ha accusato un malore, tanto che è stato soccorso dal 118 e ricoverato fino alle prime luci dell’alba presso l’Ospedale di Boscotrecase, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Sono profondamente rammaricato e contrariato per quanto accaduto la scorsa notte per opera di vandali, autentici delinquenti, che nulla hanno a che fare con la pacifica protesta che ieri sera hanno inscenato oltre duemila cittadini. Lo scempio ambientale che il nostro territorio sta subendo non si combatte con la violenza. I violenti, i delinquenti, vanno isolati senza alcuna esitazione e auspico che le forze dell’ordine e la magistratura, nelle quali ripongo la massima fiducia, abbiano a identificarli. Quella di ieri sera, fino a quando non sono stato colto da un malore che mi ha costretto ad abbandonare la manifestazione, era stata una protesta pacifica, senza particolari tensioni. Migliaia di persone di ogni età, tra cui tantissimi bambini e anziani, hanno voluto manifestare civilmente e democraticamente il loro sdegno per gli inenarrabili disagi di ogni natura provocati dalla discarica ex SARI e che potrebbero moltiplicarsi là dove, come si paventa, potrebbe essere aperta anche la seconda discarica in cava Vitiello. Colgo l’occasione anche per porgere i miei ringraziamenti alle centinaia di cittadini che, dopo il malore accusato, mi hanno manifestato il loro affetto ”.
Intanto il Sindaco benché gli sia stato prescritto dai medici assoluto riposo per alcuni giorni al fine di ristabilirsi dal malore accusato, è fermamente intenzionato ad iniziare l’annunciato sciopero della fame che avvierà nella mattinata di sabato prossimo. “Sono consapevole di avere, al momento, uno stato precario di salute, generato anche dallo stress accumulato nelle ultime settimane, ma – ha affermato il Sindaco- andrò avanti con l’annunciato sciopero della fame. Niente e nessuno mi fermeranno. La mia, lo ribadisco, è una forma estrema di lotta per difendere il territorio e i miei concittadini, sperando che le istituzioni, che ormai ci hanno abbandonato, abbiano ad ascoltarci e a impedire che si consumi questo ennesimo scempio nel Parco Nazionale del Vesuvio”.

La nota di Francesco Paolo Oreste:
"Ieri notte un manipolo di camorristi ha appiccato il fuoco e distrutto alcuni autocompattatori per fini e ragioni che sicuramente non appartengono alle mie ragioni e alla cultura democratica e legalitaria di tutti coloro che da anni ormai lottano contro l´abominio delle discariche del parco. Questi malviventi hanno messo in pericolo l´incolumita´ delle centinaia di persone presenti esponendo a facili e sicure critiche le sacrosante ragioni della contestazione.
Io credo ancora nella Democrazia e nella forza della Legge, quella con la L maiuscola, dal popolo per il popolo, non voglio che sia il sistema Camorra a trattare, protestare o fare qualsiasi altra cosa che dovrebbe fare la cittadinanza o le istituzioni democratiche preposte. Chi non e´ in grado di ricoprire con efficacia il proprio ruolo si faccia da parte e che ad aprirgli gli occhi siano i "rappresentati", perche´ il fallimento dei rappresentanti, l´apaticita´, l´abulia, l´assenza (laddove non si voglia parlare di connivenza, collisione e complicita´) genera quel vuoto di sistema in cui da sempre cresce e prosperano l´antistato, il malaffare, le Mafie.
Il mio no al sistema discariche non puo´ prescindere dal mio no alla Camorra, il mio no alla distruzione di quel che resta del Parco Nazionale del Vesuvio non prescindere dal mio no all´annichilimento e lo svilimento delle aspirazioni legalitarie e democratiche delle nostre citta´.
Salvarmi da discariche e cricche per consegnarmi nelle mani del boss e dei guappi di turno? Lasciare che laddove lo Stato debba garantire un mio diritto sia la camorra a farmi un "piacere"? Lotto contro questa realta´ da molto prima che si parlasse di Sari e Cava Vitiello, non e´ cio´ che voglio che sia il mio paese, non e´ cio´ che voglio lasciare a mia figlia.
E´ scontato, ma mi ripeto: No alle Discariche, no alla Camorra, no alle Amministrazioni corrotte, colluse ed anche a quelle incapaci."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Camorra o black block ???