“Rivolgo a Lei un accorato appello per la salvaguardia di un’area che, nei fatti, è stata
condannata a morte”, così esordisce l’annunciata lettera, inviata ieri dal sindaco Gennaro Langella a
Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, per manifestare tutto il disagio che la popolazione
boschese sta vivendo a seguito dell’apertura della discarica ex SARI in località Pozzelle di Terzigno
nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio.
“A seguito dell’emergenza rifiuti – scrive il sindaco Langella- che ha colpito la regione Campania, è
stata realizzata, nel Comune di Terzigno e in piena area qualificata come Parco Nazionale del
Vesuvio, una mega discarica mediante l’assunzione di poteri straordinari e leggi ad hoc. In alcun
modo, tuttavia, risultano contemperati gli interessi e soprattutto i diritti costituzionalmente garantiti
dei cittadini”.
“La predetta discarica – si legge nella missiva del Sindaco-, infatti, ubicata in linea d’aria a poche
centinaia di metri dal centro abitato di Boscoreale, è causa di olezzi nauseabondi che per gran parte
della giornata rendono la vita impossibile, con gravi ripercussioni negative alle attività turistiche,
produttive e imprenditoriali di tutta l’area. Presidente, mentre le scrivo, attimo per attimo, senza
soluzione di continuità, la salute dei cittadini è sicuramente in grave pericolo (a titolo esemplificativo
si sono registrati episodi di difficoltà respiratoria, persino a porte e finestre chiuse, all’interno delle
abitazioni ed in special modo durante le ore serali e notturne)”.
Il sindaco Gennaro Langella, ha, altresì, voluto rappresentare al Capo dello Stato anche la
problematica ordine pubblico “La situazione che si è venuta a creare è quella di un diffuso stato di
agitazione tra la popolazione, con punte di esasperazione collettiva che si è persino tradotta in
comportamenti aggressivi anche nei confronti dello scrivente Sindaco, il quale registra un sentimento
di ostilità e sfiducia generale verso le istituzioni. In particolar modo, gli stessi si avvertono portatori
di una dignità inferiore rispetto agli altri cittadini, siano essi campani o italiani. La complessiva
situazione, quindi, è tale da avermi suggerito di invocare un Suo diretto intervento, autorevole per
ciò che lei rappresenta nel mondo intero, per le sue origini, per la sua storia, che danno certezza di
come sia profondamente legato e sensibile alla tutela del nostro territorio.
L’accorato appello a Napolitano del sindaco Langella si chiude con una richiesta esplicita di
intervento “I suoi auspicati interventi, appaiono necessari, in quanto nonostante gli impegni profusi
dalle istituzioni deputate ed in particolar modo dall’assessore all’ambiente della Regione Campania,
persona degna, non è infondato il timore che si pervenga all’apertura di una seconda discarica, in
prossimità di quella già esistente e di gran lunga più capiente, che sancirebbe la definitiva
mortificazione, pure sotto gli aspetti economici ed imprenditoriali del nostro già martoriato territorio
(danni al turismo, all’agricoltura, al patrimonio immobiliare, ecc…), al punto da poter sfociare in una
tragedia sociale che si estenderebbe anche alle popolazioni dei Comuni limitrofi (Boscotrecase,
Terzigno Trecase e Pompei)”.
IL CAPO UFFICIO STAMPA
3 commenti:
almeno Langella fa il bleff ma la Borrelli cosa fa?
Bravo sindaco ma c'è un grosso errore al presidente Napolitano doveva chiedere l'IMMEDIATA CHIUSURA DELLA SARI xchè i bambini di Boscoreale non devono MORIRE a trentanni ma avere lunga vita proprio come Napolitano e Berlusconi che vuole VIVERE 120 Anni....quindi ne riscrivi un'altra di lettera Nina
Sindaco Langella scrivi una lettera anche al Presidente del Consiglio di Boscoreale...I Boschesi aspettano da Febbraio 2010 un Consiglio Intercomunale chi non Dimentica....Ali Babà
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