La scoperta della discarica di amianto ed Eternit fatta pochi giorni fa nel Parco Nazionale del Vesuvio sarà comunicata nelle prossime ore anche alla procura di Torre Annunziata da Legambiente. Un esposto-dossier con centinaia fotografie e filmati. Ieri sera s’è svolta infatti una riunione preliminare alla denuncia tra i membri dei comitati antidiscariche, gli attivisti di Legambiente, rappresentati da Pasquale Raia, e gli avvocati Aldo Avvisati e Francesco Sorrentino, che sostengono le azioni legali per conto dell’associazione ambientalista. Lo scempio è stato scoperto in località Fruscio-Ciaramella dagli attivisti che cercavano d’individuare nuovi percorsi dove condurre i visitatori di Girando per il Vesuvio con l’Associazione cittadini del Parco. «Eppure qui, nel corso delle proteste contro Cava Sari e Cava Vitiello, le guardie forestali del Cta del Parco contrastavano i cittadini che difendevano il Vesuvio dalle discariche di Stato. Nel frattempo, sotto i loro occhi, criminali senza scrupoli sversavano di tutto devastando un ambiente straordinario», dice Franco Matrone, portavoce della Rete dei comitati antidiscariche. Intanto si attende l’avvio dell’inchiesta: i tubi d’amianto, per esempio sono nuovi e imbustati, come smaltiti illegalmente e a costo zero da chi conosce la tecnica di manipolazione di questo pericoloso materiale. La porzione di territorio protetto violato si trova là dove non c’è cementificazione ma colture di vitigni Lacryma Christi, pinete, arbusti tipici della macchia mediterranea e suggestive colate laviche risalenti alle ultime eruzioni dell’inizio del secolo scorso.
Mirella D’Ambrosio per il Mattino
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento