Rifiuti, irregolarità negli appalti a Napoli: due misure cautelari
NAPOLI - 20/07/2011 - In queste ore, gli agenti Digos della Questura di Napoli ed i militari della Guardia di Finanza, stanno eseguendo misure cautelari e perquisizioni domiciliari nei confronti dell'ex amministratore delegato e di un dirigente della Enerambiente S.p.A. azienda che per molti anni ha svolto, in regime di appalto, il servizio di raccolta rifiuti solidi urbani nel capoluogo campano. I provvedimenti, emessi dalla procura della Repubblica di Napoli, sono il risultato di un'attivita' investigativa iniziata lo scorso settembre dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Napoli e dalla Digos partenopea, a seguito della devastazione dolosa di una cinquantina di automezzi della Enerambiente S.
p.A. commessa da alcuni appartenenti a cooperative sociali. Come fa sapere la polizia, dalle prime indagini emersero subito gravissime irregolarita' nelle procedure delle gare d'appalto che negli anni erano state bandite per la raccolta appunto dei rifiuti da parte dell'Asia S.p.A., azienda in house del Comune deputata appunto a tale servizio pubblico. L'operazione di polizia giudiziaria, oltre che a Napoli, sta avendo corso anche in altre Regioni.
Rifiuti, assunzioni fasulle e tangenti: bufera sull'Asia
NAPOLI 20/07/2011 - Assunzioni inutili e illegali nel settore dei rifiuti e tangenti che venivano versate anche a funzionari dell'Asia, la società del Comune di Napoli che si occupa della raccolta dei rifiuti: i nuovi sviluppi dell' inchiesta avviata lo scorso anno dopo la devastazione degli automezzi della società Enerambiente hanno portato oggi ad altri due arresti, quelli di Giovanni Faggiano e Corrado Cigliano; quest'ultimo era già stato arrestato in aprile assieme al fratello Dario, consigliere provinciale del Pdl, e al padre Antonio. Nuovi illeciti sono stati dunque scoperti da Digos e Guardia di Finanza, coordinati da un pool di pm: Danilo De Simone, Paolo Sirleo, Ida Teresi, Maria Sepe, Giuseppe Noviello e Luigi Santulli. In particolare, è emerso che Enerambiente, cui Asia aveva appaltato la raccolta dei rifiuti in alcuni quartieri della città, si serviva a sua volta di due cooperative (San Marco e Davideco) la cui opera non era però necessaria.
Secondo l' accusa gli indagati, dopo avere stipulato accordi contrattuali con le cooperative, diretti a immettere nel servizio appaltato personale che sforava il limite fissato in 450 unità, minacciarono la fine dell'accordo se non avessero ricevuto somme di denaro per dirigenti, amministratori e collaboratori di Enerambiente nonché per pagare a loro volta tangenti a funzionari di Asia. Faggiano e Cigliano, secondo i pm, hanno poi imposto l'assunzione di personale da loro segnalato mediante apposite liste formate sulla base di indicazioni preferenziali provenienti da dirigenti e amministratori di Enerambiente, sponsor politici e rappresentanti sindacali. La cooperativa San Marco, inoltre, fu costretta ad assumere fittiziamente un'amica di Corrado Cigliano, Kaori Nogami, e a pagarle uno stipendio di 1.300 euro al mese in assenza di qualunque prestazione lavorativa.
Metropolis 20/07/2011
mercoledì 20 luglio 2011
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