giovedì 28 luglio 2011

I NOSTRI VELENI QUOTIDIANI

 Il Mediano Data: 28/07/2011
Secondo l’Arpac la situazione ambientale campana è sempre più compromessa per la presenza di siti inquinanti. Intanto esplode un pozzo di percolato a Chiaiano mentre i Verdi chiedono una bonifica immediata tra San Giuseppe e Terzigno.
Uno studio dell’ Arpac, ampiamente documentato sul Corriere del mezzogiorno di oggi (28 luglio), rivela che la situazione ambientale campana è fortemente compromessa a causa della presenza contemporanea, in zone relativamente limitate, di più siti inquinati. Le analisi effettuate evidenziano idrocarburi, toulene  ed altri composti nelle acque dei pozzi spia e nei suoli oltre i limiti di legge. I veleni hanno distrutto un'area da 4 milioni di mq che va da Giugliano e Caserta. Nei Regi Lagni, rileva l’Arpac, l’asta principale, che attraversa 30 Comuni del casertano e del napoletano, è punteggiata da aree avvelenate. “Ecco alcuni esempi- si legge sul corriere- in località Boscofangone a Nola (diossine e furani nel sottosuolo); località Pizzomontone ad Acerra (superamenti di cobalto, piombo, rame, zinco), località Torretta - Tre Ponti a Marigliano (superamenti cadmio, piombo, rame e zinco)”.
D’altra parte i fatti quotidiani non fanno che confermare questa inquietante realtà. E’ di oggi al notizia dell’esplosione di un pozzo di percolato all'interno della discarica di Chiaiano. "Dopo la manifestazione spontanea di ieri – spiega Egidio Giordano, portavoce della Rete Commons! - abbiamo ottenuto la possibilità di fare un sopralluogo nella discarica, svolto questa mattina da una delegazione di cittadini, con il consigliere comunale Pietro Rinaldi e il sindaco di Mugnano. Mentre ci apprestavamo ad uscire, si è improvvisamente aperto un geyser di percolato alto 10-15 metri". La delegazione ha subito lasciato l'interno della discarica: "Immediatamente si e' diffusa una puzza insopportabile. in tutta l'area, che sta raggiungendo i comuni di Marano e Mugnano.
"Chiediamo la sospensione dei conferimenti e accertamenti da parte della magistratura", conclude Giordano. Intanto, dal vesuviano arriva un’altra richiesta. Mentre il consigliere comunale Rinaldi ha annunciato che si recherà immediatamente dal sindaco di Napoli de Magistris e dall’ assessore all'Ambiente Tommaso Sodano per chiedere interventi urgenti a Chiaiano, dal vesuviano arriva un’altra richiesta di controllo e di bonifica.
“Che fine ha fatto il piano di bonifica delle vasche di San Giuseppe Vesuviano e di Terzigno? Dopo le giuste manifestazioni dei cittadini sangiuseppesi, che temevano l'arrivo dei fanghi tossici del fiume Sarno, l'opera di bonifica delle vasche del Pianillo e del Fornillo si è improvvisamente arrestata, i lagni continuano a fungere da fogna e all'interno di essi vengono scaricati liquami tossici e rifiuti di ogni tipo. Esigiamo sapere perché i lavori di bonifica non sono partiti mentre la discarica di Terzigno è sempre in funzione". Lo dichiarano il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ed il responsabile dell'area vesuviana Francesco Servino.
"Esigiamo chiarezza - continuano Borrelli e Servino - anche sull'operato della ditta che gestisce il servizio di Igiene Urbana a Terzigno, e ci accodiamo alle perplessità espresse dal consigliere d'opposizione di Futuro e Libertà, Salvatore Annunziata, che invocava lumi dopo aver assistito e fotografato il trasferimento da camion a camion di rifiuti che perdevano percolato e dopo aver appreso la notizia che la stessa ditta, a Marigliano, era finita sotto indagine della Procura di Nola perché sversava i rifiuti nei regi lagni". "Invitiamo infine il comune di Terzigno a stanziare e reperire i fondi per la bonifica della vasca al Fornillo, che è inquinata e con le sue esondazioni, che si stanno verificando anche in queste ore, allaga le coltivazioni e un'intera zona a ridosso del comune di Poggiomarino. La stessa cosa accade quando esonda la vasca nel comune di San Giuseppe Vesuviano", concludono i Verdi.
(Fonte Foto: Rete Internet)

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