lunedì 11 luglio 2011

Il sogno di una città senza discariche

Pierpaolo De Lauro

SCAFFALE. Con Rifiuti Zero Altraeconomia presenta una guida alle migliori pratiche individuali e collettive per evitare di produrre immondizia.
Seguire le orme di Gandhi, diventare “spazzini di se stessi” e ridurre quasi a zero i nostri rifiuti. Sembra un’impresa impossibile, eppure una strada c’è, molto più semplice del previsto e il sogno di una casa senza pattumiera e una città senza discarica, diventa realtà. Tutto grazie all’aiuto di un manuale.


Scritto da Marinella Correggia, Zero rifiuti (Altraeconomia, 104 pp, 5 euro) è una raccolta di pratiche individuali e collettive per evitare di produrre ogni genere di rifiuto. Partendo dallo slogan “prevenire è meglio che smaltire”, l’autrice spiega in modo semplice come evitare di sprecare il cibo, compostare gli scarti alimentari oppure donare gli avanzi che non riusciamo a consumare; come evitare gli imballaggi; come minimizzare l’uso di carta a casa o sul luogo di lavoro; quali oggetti di vita breve o ad “obsolescenza programmata” sostituire con beni durevoli.

E, inoltre, gli indirizzi utili dove acquistare prodotti alla spina, dai detersivi alle bevande, e scoprire anche i coffe corner senza scarti, utili per sensibilizzare i lavoratori nelle pause. A sostegno degli esempi c’è spazio anche per un intervento di Paul Connett, professore di Chimica ambientale ed inventore della strategia “Rifiuti zero”, e di Rossano Ercolini, responsabile del Centro ricerca “Rifiuti zero” del Comune di Capannori. Il sogno di una vita senza rifiuti è possibile, basta organizzarsi e oltre a guadagnarne l’ambiente e la nostra città, ne giova anche il portafoglio.

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