Il sindaco dal palco del Maschio Angioino: «Valenzi e Bassolino hanno lasciato il segno, ma io sarò diverso»
NAPOLI - «La sorpresa più sgradevole da sindaco? Trovare le casse vuote. A chi somiglio? Ma se a volte manco mi rendo conto di essere diventato sindaco». Stralci della lunga intervista a tutto campo concessa da Luigi de Magistris dal palco allestito al Maschio Angioino. Doveva esserci anche il suo collega milanese Giuliano Pisapia: bloccato a Milano dall'approvazione del bilancio ha fatto pervenire un messaggio il cui senso è che da Napoli e Milano può ripartire il Paese. «Non ho trovato nemmeno un euro». Questa la sorpresa più sgradevole da sindaco per l'ex pm di Catanzaro. «Ma questo non ha frenato la nostra voglia di fare - ha sottolineato de Magistris - e di rimboccarci le maniche». Lucia Annunziata, che conduce la serata, gli chiede se si ispira a un predecessore e fa il nome di Maurizio Valenzi, storico sindaco rosso degli anni '80: «Non riesco nemmeno a rendermi conto di essere sindaco di Napoli e a volte dico a mia moglie 'Ma ti rendi conto?»' «Sicuramente - ha aggiunto rispondendo alla domanda - Valenzi ha lasciato il segno, così come Bassolino nel suo primo periodo, ma la mia esperienza è unica».
E su Narducci, l'ex pm oggi assessore al centro delle polemiche, una difesa a spada tratta: «Sono orgoglioso di averlo in giunta. Mi mandò un sms quando non ero ancora sicuro del ballottaggio dicendo che se avessi vinto gli avrebbe fatto piacere cambiare vita. E io risposi: Ma sei sicuro? Poi non ci siamo più sentiti». «Un magistrato con la sua anzianità - ha concluso - oggi prenderebbe circa 6000 euro di stipendio, al Comune ne prende 3000 sapendo che non potrà tornare a fare il magistrato a Napoli».
MAGISTRATI IN POLITICA - «Quello dei magistrati in politica è un tema che si pone ma non per Narducci (l'ex pm oggi assessore al Comune di Napoli) ma a livello nazionale dove da Francesco Nitto Palma a Oscar Scalfaro tutti hanno preferito l'aspettativa». «Solo io e un altro collega abbiamo scelto le dimissioni, che non sono un atto indolore - ricorda de Magistris -. Credo che chi entra in politica non possa tornare in magistratura, ma neanche deve perdere il posto di lavoro. Ecco perchè sarei favorevole a un rientro nell'amministrazione pubblica con altre mansioni». «Personalmente non posso immaginare dopo un'esperienza politica di questo livello di tornare a fare il magistrato. Perciò - ha concluso il sindaco di Napoli - farà bene il legislatore a emanare un provvedimento equilibrato in materia».
DIALOGO CON IL GOVERNO - «Credo che il governo abbia capito che a Napoli è iniziata una fase nuova e che con questa amministrazione e questo popolo deve dialogare». Lucia Annunziata provoca de Magistris sul feeling istituzionale che si è instaurato col ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e che a Roma - fa presente la giornalista - alimenta il pettegolezzo. Il sindaco non si sottrae: «Non posso farci niente se a Roma si fa del gossip. Sono cose estive, e ci si scherza un po'. Non è che posso interrompere un dialogo istituzionale per contrastare le voci. Vorrà dire che per par condicio parlerò anche con i ministri Carfagna, Gelmini, Brambilla e Bernini...».
SIPARIETTO CON BERLUSCONI - De Magistris svela anche un siparietto andato in scena con il premier Berlusconi l'altro giorno, quando si sono incontrati a Palazzo Chigi per la vicenda rifiuti: «Non lo conoscevo, lo avevo sentito al telefono solo una volta. Quando mi ha visto mi ha detto che avevo scelto il giorno sbagliato. E io "Sì, lo so, oggi ha dovuto dare 600 milioni a De Benedetti". Lui allora mi ha fatto tutti i calcoli di quanto aveva speso per gli avvocati. A quel punto gli ho detto che anche io ero lì per chiedere soldi, perchè nelle casse del Comune non c'è un euro». «Allora lui mi ha risposto: "Sì, ma qui pago tutto io, lì pagate tutti". Ad ogni modo - ha concluso de Magistris - il nostro è stato un incontro nè teso, nè particolarmente cordiale. Alla fine l'ho invitato a venire a Napoli nei prossimi mesi a constatare come sarà diventata bella la città anche con il concorso del governo». Sul tema rifiuti de Magistris ha ribadito che con lui sindaco non si faranno discariche: «E faremo di tutto, anche se non dipende da noi, perchè a Napoli non si facciano inceneritori».
Il Corriere del Mezzogiorno 30 luglio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento