Nel frattempo riprende la guerriglia. L'Audio di Langella che spiega le soluzioni alla gente.
di Liborio Avvoltoio Stabia Channel
Cronaca 24/10/2010 Share |
La rotonda di via Panoramica è stata stanotte teatro di un'assemblea pubblica indetta dai Comitati anti-discariche e dai Sindaci dei Comuni Vesuviani, per discutere del protocollo concordato in Prefettura trai Sindaci stessi, il Presidente della Regione Caldoro ed il capo della Protezione Civile Bertolaso. Il documento è stato letto ai cittadini, poco prima dell'una di notte, a nome anche di tutti gli altri sindaci, da Gennaro Langella, primo cittadino di Boscoreale ed unico sindaco in prima linea nella lotta alle discariche, precisando che lo stesso non era stato sottoscritto e che lo sarebbe stato solo se approvato dai manifestanti. Questi i sei punti:
1. sospensione dei conferimenti in cava Sari dalla data odierna per 3 giorni onde consentire la copertura con terreno adeguato, nonché l'avvio di prelievi tecnici necessari per gli accertamenti di natura sanitaria e ambientali disposti dalle istituzioni; alle attività di prelievo dei campioni ed all'analisi dei risultati partecipano tecnici individuati dagli enti locali interessati;
2. successivamente a detta sospensione, in attesa degli esiti degli accertamenti di cui sopra potranno conferire in cava sari i comuni dell'area vesuviana (zona rossa), fino ad esaurimento della stessa, tranne che in situazioni di accertata criticità;
3. relativamente a cava Vitello ogni determinazione circa l'apertura è sospesa a tempo indeterminato, per conseguire ottimali condizioni di compatibilità ambientale e sanitaria del contesto, nell'ottica della migliore tutela della salute e dell'ambiente;
4. contestualmente è consentita la partecipazione degli enti locali interessati e dei rappresentati dei cittadini ad un tavolo tecnico con le istituzioni, per la formulazione di proposte utili alle attività istruttorie e propedeutiche alla definizione del piano rifiuti;
5. ci si impegna ad avviare in consiglio regionale un approfondimento sul piano rifiuti, compresa la definizione degli ambiti;
justify;">6. si sospendono con effetto immediato tutte le manifestazioni di protesta anche allo scopo di consentire la corretta attuazione delle misure sopra previste
In particolare per Cava Sari (punti 1-2) dopo uno stop di tre giorni, viene prevista la ripresa degli sversamenti dei rifiuti, solo però di quelli provenienti dalla cosiddetta "zona rossa", escludendo quindi Napoli città. Questo comporterebbe una saturazione della discarica, non più come previsto ad Aprile 2011, ma tra Gennaio ed Aprile 2012. Le "situazioni di accertata criticità" lasciano comunque ampi spazi di manovra nell'utilizzo della cava.
Cava Vitiello (punto 3) viene temporaneamente congelata a tempo indeterminato.
I punti 4 e 5 prevedono una ridefinizione delle attuali regole della gestione dei rifiuti, in particolare, obiettivo del punto 5 è la discussione in sede regionale del principio di autonomia provinciale nello smaltimento dei rifiuti, che allo stato attuale obbliga i comuni della provincia di Napoli a sversare solo nell'ambito della stessa.
In cambio viene richiesta la sospensione immediata di tutte le forme di protesta (punto 6).
La lettura del documento viene accolta con enorme dissenso da parte dei manifestanti che a gran voce richiedono, senza condizioni, l'immediata chiusura di Cava Sari e relativa bonifica, ed un decreto legge che ratifichi l'eliminazione di Cava Vitiello dall'elenco delle discariche.
A termine dell'assemblea, poco prima delle due, sono ripresi gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine, che hanno risposto con lacrimogeni e cariche di alleggerimento ad alcuni petardi esplosi.
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