Venezia, 8 ottobre 2010,
Questa mattina, verso le ore 12, un'iniziativa per protestare contro le responsabilità del governo italiano nella "risurgente" crisi rifiuti in Campania, è stata messa in atto alla Mostra Biennale di Architettura di Venezia.
L'iniziativa è stata organizzata da un gruppo di studenti della Facoltà di Architettura di Napoli, che si trovavano in visita ai Giardini della Biennale. Alcuni studenti hanno srotolato, davanti agli incuriositi visitatori dei padiglioni della Mostra, dei grandi striscioni colorati: due recavano le frasi "BASTA MEGADISCARICHE ED INCENERITORI, NE' A TERZIGNO, E AD ACERRA, NE' ALTROVE" e " REALIZZARE SUBITO GLI IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO, RIDURRE E RICICLARE I RIFIUTI!" mentre un terzo, in inglese, denunciava che l'Italia realizza discariche nei parchi naturali e la polizia italiana spara sui cittadini che protestano (com'è accaduto a Terzigno), chiedendo sanzioni dell'Unione Europea per il governo italiano.
Altri studenti distribuivano un volantino che denunciava le cause della crisi rifiuti campana nella persistente volontà dei governi di destra e sinistra di imporre gli interessi affaristici delle lobby dell'incenerimento e delle discariche, sabotando la raccolta differenziata; a riprova, si rilevava, tra l'altro, che, mentre si è aperto con la forza l'inquinante inceneritore di Acerra nonchè la discarica di Terzigno (entrambi non a norma), non si è realizzato in Campania un solo impianto di compostaggio per trattare la frazione umida putrescibile dei rifiuti.
Gli studenti hanno poi espresso solidarietà agli abitanti dell'area vesuviana in lotta contro l'ampliamento della discarica di Terzigno e a tutte le popolazioni che si battono per un altro piano rifiuti fondato su riduzione e riciclo degli stessi, contro la devastazione dei propri territori con megadiscariche ed inceneritori.
L'iniziativa, che ha riscosso l'interesse dei visitatori della Biennale, si è chiusa dopo circa un'ora.
Il gruppo di studenti, organizzato dal collettivo Terzopiano Autogestito di Arkitettura di Napoli, aveva già messo in atto nel 2008 un'analoga iniziativa alla precedente edizione della Biennale, accumulando davanti al padiglione Italia falsi sacchi di rifiuti "pieni" di "scorie tossiche" sversate dalle industrie del nord nelle discariche meridionali.
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