domenica 24 ottobre 2010

ROTTA LA TRATTATIVA NOTIZIA ANSA

NAPOLI - No dei sindaci dei comuni vesuviani: non hanno firmato il documento stilato ieri durante il vertice in prefettura. Lo si e' appreso dal sindaco di Boscoreale Gennaro Langella al termine dell'incontro di oggi in prefettura.

In Prefettura a Napoli si è tenuta la riunione tra il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, i presidenti della Regione Campania e della Provincia di Napoli, Stefano Caldoro e Luigi Cesaro, il prefetto Andrea De Martino e i sindaci dei comuni interessati. Al centro dell'incontro la discussione del documento stilato nel vertice di ieri sull'emergenza rifiuti. La linea dei sindaci dei paesi vesuviani e' di ottenere maggiori garanzie su Cava Vitiello, anche attraverso una modifica della legge 123/2008.

CONFERENZA STAMPA ALLE 16 IN PREFETTURA - E' stata convocata una conferenza stampa per le ore 16 nella sede della prefettura di Napoli per illustrare l'esito del vertice di oggi in Prefettura. All'incontro saranno presenti il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, i presidenti di Regione e Provincia, Stefano Caldoro e Luigi Cesaro e il prefetto di Napoli Andrea De Martino.

Ancora una notte di scontri fra manifestanti e polizia a Terzigno, mentre i cittadini sembrano intenzionati a respingere la proposta di accordo stilata nella notte in prefettura, a Napoli: una proposta che tra l'altro prevede la sospensione ''a tempo indeterminato'' di ogni ogni decisione relativa all'apertura di Cava Vitiello, la seconda discarica nel Parco nazionale del Vesuvio, e di interrompere per tre giorni il conferimento di rifiuti nella cava ex Sari, per gli accertamenti ambientali e sanitari e, dopo, riprendere eventualmente i conferimenti solo dei comuni del comprensorio. Almeno tre molotov sono state fatte esplodere lungo la strada che dal centro di Boscoreale conduce alla rotonda Panoramica, quartier generale dei manifestanti. Le forze dell'ordine sono state bersaglio di un fitto lancio di petardi: cinque agenti di polizia e un carabiniere sono rimasti feriti.

Un uomo e una donna sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale: saranno giudicati lunedi' con rito direttissimo. I cittadini della zona - gia' la scorsa notte, ma anche stamattina, in un incontro con il sindaco di Boscoreale, Gennaro Lancella - hanno detto che l'ipotesi di accordo prospettata ieri durante il vertice in Prefettura e' insoddisfacente e deve essere respinta. Secondo i manifestanti e' inaccettabile che si parli solo di accantonamento del progetto di apertura di un secondo sversatoio all'interno di Cava Vitiello, mentre sollecitano un provvedimento legislativo che cancelli del tutto questa ipotesi. Preoccupazioni vengono espresse anche in merito alla bonifica di Cava Sari, la discarica attualmente in esercizio dalla quale si sono levati miasmi che hanno scatenato la protesta degli ultimi giorni.

A mezzogiorno e' fissato il nuovo incontro in prefettura del il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, il presidente della Regione Stefano Caldoro e il presidente della provincia di Napoli Luigi Cesaro con i sindaci chiamati a firmare il documento e a illustrare i contenuti alle popolazioni. Il fronte della protesta intanto si allarga: all'alba manifestazione dinanzi alla discarica di Chiaiano, dove alcune decine di persone hanno rallentato l'accesso dei camion all'invaso, l'unico finora utilizzato dal comune di Napoli per lo smistamenti di 700 delle oltre 1.400 tonnellate di rifiuti quotidiani.

DOPO CORTEO CORONA FIORI DAVANTI INGRESSO DISCARICA - Al termine di un lungo corteo che si e' snodato stamani lungo le strade di Boscoreale, alcuni bambini, accompagnati dal sindaco Gennaro Lancella, si sono recati davanti al cancello della Cava Sari dove hanno deposto una corona di fiori ''per ricordare che cosi' muore il Parco del Vesuvio''. Il corteo di protesta contro l'ipotesi di apertura della seconda discarica di cava Vitiello si e' svolto senza incidenti. Il Sindaco, intanto, ha lasciato Boscoreale per dirigersi a Napoli dove dovra' riferire dell'esito delle consultazioni con i comitati di protesta in merito alla ipotesi di accordo indicato ieri pomeriggio al termine di un lungo vertice con il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e il presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro.

SINDACI, NON ESCLUDIAMO NE' FIRMA NE' DIMISSIONI - Sono arrivati a Napoli nei pressi della prefettura i sindaci di Terzigno, Domenico Auricchio, di Boscotrecase, Agnese Borrelli e di Trecase, Gennaro Cirillo. Con loro anche alcuni esponenti del Cociter, il Comutato civico di Terzigno. Sono in attesa del sindaco di Boscoreale Domenico Lamgella prima di salire in Prefettura per l'incontro con il capo della protezione civile Bertolaso, il presidente della Regione Caldoro e il presidente della Provincia Cesaro Dall'incontro, fanno sapere, ''c'e' da aspettarsi di tutto: non escludiamo ne' la firma'' dell'ipotesi di accordo ''ne' le dimissioni''.

BRUNETTA, SITUAZIONE TERZIGNO COLPA GOVERNI LOCALI - La situazione attuale a Terzigno e' ''colpa principalmente dei governi locali'' che non hanno saputo gestire bene la raccolta. Il j'accuse arriva dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, ospite domenicale di Rtl 102.5, il quale ricorda come ''tre anni fa, quando si e' deciso di provincializzare la raccolta dei rifiuti, la discarica di Terzigno era funzionante, perfetta, senza miasmi e senza puzza. Da allora - puntualizza il ministro - la situazione e' andata degradando''. Brunetta si dice convinto che ''in due settimane il problema sara' risolto'' e ''con l'ottimo Bertolaso si tornera' alla normalita''. Venendo all'attualita' di questi giorni, Brunetta aggiunge: ''E' vero che a Terzigno c'e' la puzza, ma c'e' la puzza perche' quando due anni fa a Napoli si e' risolta la prima emergenza rifiuti, si e' deciso di provincializzarne la gestione delegando il compito alle amministrazioni locali''. Da li le cose hanno cominciato ad andare male: ''Cara Rosetta Russo Iervolino - dice Brunetta rivolgendosi' al sindaco di Napoli - perche' non hai fatto la raccolta differenziata? Perche' a Napoli e' incastrata al 19%, nonostante migliaia di addetti preposti? Prima di chiamare in causa il governo perche' non fate il vostro mestiere di amministratori?''. ''Adesso - conclude Brunetta - la Protezione civile ha preso la gestione della discarica e non dubito che nell'arco di una-due settimane a far funzionare il termovalorizzatore come Dio comanda, in maniera tale da risolvere un problema fondamentale per la popolazione. Ma la questione non si risolvera' se non cambiera' la testa degli amministratori''.

BERSANI, NON SERVE MANDRAKE MA L'ORDINARIO - Pier Luigi Bersani non andra' a Terzigno per non ''accendere fuochi'', ma invita il governo a cambiare impostazione sul problema rifiuti. Lo ha detto in una intervista a Sky Tg 24. ''Non e' il momento di accendere i fuochi che sono gia' alti - ha detto alla domanda se intende andare a Terzigno - pero' questa vicenda insegna che non si governa con i miracoli, che finiscono in discarica. Si governo con procedure ordinarie e chiedendo la solidarieta'. Ed e' inutile chiamare i Mandrake''.


il documento 24 ottobre, 14:56

<

Nessun commento: