sabato 23 ottobre 2010

Caos rifiuti, scontro Ue-Bertolaso Congelata la nuova super discarica

Caos rifiuti, scontro Ue-Bertolaso
Congelata la nuova super discarica



Notte di guerriglia a Terzigno,
feriti 3 poliziotti e 2 carabinieri
Scaricati soltanto venti camion
Il Papa: «Soluzione condivisa»
TERZIGNO
L’ipotesi di aprire Cava Vitiello, a Terzigno, il mega invaso destinato ad ingoiare milioni di tonnellate di spazzatura, è stata per il momento congelata ; sarà invece bonificata e continuerà a funzionare fino ad esaurimento cava Sari. È anche circolata l’ipotesi che Bertolaso avrebbe chiesto al Parlamento di escludere la seconda contestata discarica dai siti previsti dalla legge del 2008, ma dalla Protezione civile fanno sapere che nel corso del vertice «non si è mai discusso di escludere la discarica di Cava Vitiello dai siti indicati e previsti dalla legge 123».

Questi i risultati cui è giunto stasera l’attesissimo vertice, in prefettura, a Napoli, tra Bertolaso e i sindaci dei quattro comuni interessati, tutti compatti nel dire no alla nuova discarica. C’è chi parla di una «vittoria» delle ragioni della protesta, ma tra i manifestanti di Terzigno non mancano coloro che insistono chiedendo anche la chiusura di cava Sari. Quel che è certo è che la situazione resta tesa. Chissà se in Prefettura è stata trovata la «soluzione giusta e condivisa» auspicata oggi dal Papa per Terzigno: di sicuro si tratta di uno sviluppo significativo che giunge dopo una nuova notte di guerriglia - con scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, lanci di pietre, cassonetti bruciati e un bilancio definitivo di 5 contusi tra le forze dell’ordine - e al termine di una giornata calda anche per le polemiche che hanno visto come protagonisti l’Unione europea e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso.

«Sono molto preoccupato per quanto succede attualmente in Campania», ha detto oggi il commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik, secondo cui «la situazione odierna ci fa pensare che le misure adottate dal 2007 in poi» dall’Italia «sono insufficienti». Se la situazione non cambia ci sarà una condanna con sanzioni pecuniarie, avverte il commissario, ma Bertolaso replica a stretto giro: «L’Unione europea farebbe bene a fare il proprio mestiere. Invece di dare giudizi, dovrebbe dare una mano a trovare alternative». Una posizione molto dura, che il capo della Protezione civile più tardi ha solo parzialmente attenuato, affermando che «con l’Unione Europea abbiamo un rapporto estremamente costruttivo e molto positivo con quelli che sono i veri e reali interlocutori delle commissioni competenti».

Ma su Terzigno oggi è intervenuto anche papa Benedetto XVI, con un messaggio di «vicinanza spirituale» alle popolazioni di Terzigno e Boscoreale. «Il Santo Padre - si legge nel testo recapitato al vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma - che segue con paterna attenzione le preoccupanti notizie provenienti dal territorio di Terzigno, La prega di farsi interprete della Sua vicinanza spirituale nell’auspicio che, con il concorso e la buona volontà di tutti, sia trovata una giusta e condivisa soluzione al problema».

Ed anche l’arcivescovo di Napoli, il cardinal Crescenzio Sepe, ha dedicato parte della sua omelia in duomo al problema dei rifiuti. Parole dure, le sue. «I cumuli di immondizia sono ritornati a deturpare non solo il volto e il decoro della città - ha detto - ma la dignità dei suoi abitanti, mentre a pochi chilometri di distanza esplode, in maniera violenta, la protesta di intere popolazioni preoccupate per l’utilizzazione di nuove discariche sul proprio territorio». Secondo l’arcivescovo, «ancora una volta la nostra Napoli, ma anche altre località dell’area metropolitana - si ritrova stretta nella morsa di quella che sembra un’ennesima emergenza, ma che, con un minimo di realismo, va piuttosto identificata come l’ennesima beffa».

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