Roma, 22 ott. - (Adnkronos) - L'ente parco nazionale del Vesuvio ricorre alle vie legali contro la realizzazione della discarica di Cava Vitiello. "Stamattina - spiega infatti all'ADNKRONOS Ugo Leone, presidente dell'ente - abbiamo ripresentato al Tar un ricorso, gia' inoltrato mesi fa, quando il governo si espresse, contrariamente alla decisione della conferenza dei servizi, in favore dell'apertura di Cava Vitiello. Il Tar allora ci aveva dato ragione dicendo che la competenza a decidere, dal 1° gennaio 2010, e' passata alla Provincia. Oggi abbiamo reiterato il ricorso al Tar perche' se il governo decide di intervenire vuol dire che si arroga di nuovo una competenza che spetta alla Provincia".
Secondo il presidente dell'Ente parco la discarica ha un impatto ambientale pesante per le popolazioni non solo per il cattivo odore ma anche per i danni all'agricoltura. "Alcuni giorni fa abbiamo avuto notizia dell'esistenza di sostanze inquinanti nella falda sotterranea", ha spiegato Leone sottolineando che sono state acquisite le analisi svolte sulle acque "per sapere se le sostanze inquinanti siano precedenti o meno alla discarica. Se dalle analisi comparate dovesse risultare un aggravio di sostanze inquinanti vorrebbe dire che la discarica attualmente in funzione non e' ben preparata e in questo caso vi sarebbero tutti gli estremi perche' la magistratura sequestri gli impianti".
Per la risoluzione dell'emergenza Leone propone un "'provincialismo solidale'. Ossia incentivare l'intervento di altre Province, in cui ci sono meno abitanti e piu' spazi della Provincia di Napoli, per concedere lo smaltimento necessario, costruire nel frattempo gli impianti di compostaggio e avviare una seria raccolta differenziata prevedendo precise sanzioni per chi non assolve a questo obbligo".
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