giovedì 28 ottobre 2010

Noi speriamo che ce la “caviamo” di Michele Amoruso

Le nostre origini contadine ci impongono un grande rispetto per la terra e per il Vesuvio, che oltre ad essere latore di danni è anche latore di un terreno particolarmente ricco e fertile tale da giustificare l’unicità dei prodotti agricoli prodotti nell’area vesuviana. I nostri avi ci hanno lasciato , quindi, un patrimonio unico e ricco da impreziosire e curare continuamente.

Oggi ai nostri posteri non possiamo che lasciare un territorio sventrato e inquinato, ferito nelle sue viscere più intime, inquinato da persone che del malaffare hanno fatto la loro storia e, purtroppo, anche la nostra. La famigerata banda B.B.ha avuto dalla sua sempre il genio di fare “miracoli” che solo alla mano divina è concesso. Però a distanza di meno di due anni, il loro miracolo si è dimostrato un grande Bluff terreno. Il più grande bluff delle discariche esistenti sul territorio. Non hanno considerato l’effetto puzza che ha avvolto con il suo insopportabile fetore l’immediato abitato che vive e prospera nelle vicinanze delle cave. Per la prima volta gli abitanti di Terzigno, Boscotrecase, Boscoreale e Trecase hanno assistito alla migrazione dei gabbiani, che normalmente vivono nelle vicinanze marine e in prossimità delle discariche. Poi ……….. poi la gente ha incominciato ad alzare il collo e a guardarsi intorno. Le saune casalinghe estive 2010 docet. Così gli abitanti residenti nei comuni limitrofi alle cave, sono scesi in piazza e hanno incominciato a protestare. Terroni, Facinorosi, Camorristi, delinquenti e chi più ne più ne ha messo. Peccato che a protestare non fossero i votanti la Lega Nord, ma solo quelli del sud, profondo sud, esattamente a sud di Napoli immondezzaio del mondo dopo i paesi in via di sviluppo. Poi i politici di turno hanno scoperto che i facinorosi, i camorristi, i Terroni e delinquenti vari, sono persone che hanno una vita quotidiana, che hanno una famiglia, che hanno studiato, che sono inseriti nella nostra società in ruoli di alta professione e non e che hanno mantenuto scacco alla B.B. che nel frattempo si è trasformata in B.B.C., che sono in grado di leggere e scrivere, e poiché abbiamo allenato il nostro naso a sentire sempre l’odore della natura con la puzza abbiamo avvertito subito l’inganno. Oggi ci propinano una soluzione “concordata” a senso unico, in quanto firmata solo da B.C., in cui si scrive che si congela, anzi si sospende a tempo indeterminato (??) l’apertura di Cava Vitiello e si utilizza Cava Sari2 al limite del suo riempimento salvo situazioni di criticità. Un ulteriore offesa alla nostra intelligenza, tant’è che quando B.B.C. si sono resi conto che di fronte a loro vi erano persone che sapevano leggere, scrivere e protestare e, soprattutto, analizzare e contestare quanto dicevano e scrivevano, hanno inviato i nuclei speciali delle forze dell’ordine ad osservarli: come si riproducono, come studiano, come parlano, cosa mangiano. Leggevo in questi giorni le storie staliniane e i gulag russi, il “Paradiso Sovietico: il Gulag” articolo di Ferruccio Gattuso e rimuginavo a tutto quanto ho scritto. Il risultato della riflessione è stato: neanche i comunisti sono riusciti a fare meglio di B.B.C., che sfruttando la libertà della democrazia tentano di annullare la libertà di parola e di pensiero e anche di farci fare sesso per evitare di riprodurci (salvo che il rapporto non avvenga con escort minorenni così si diventa ricattabili), quest’ultimo per prevenire la nascita di una generazione più ecologista del momento, e di rinchiuderci dentro case tappandoci la bocca, oltre al naso.

Dimenticavo, B.B.C. non è l’acronimo della Tv anglosassone ma Berlusconi, Bertolaso, Caldoro.

Riprendendo un vecchio successo campano “Noi Speriamo che ce la “caviamo”.

Dott. Amoruso Michele

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