mercoledì 17 novembre 2010

ANSA Sepe: affrontare emergenza rifiuti. Aggredito il sindaco a Boscoreale

Aggredito il sindaco a Boscoreale

17 novembre, 20:35

di Mariano del Preite
NAPOLI - Mentre continua l'affannosa ricerca di soluzioni per liberare Napoli e molti comuni della provincia dall'incubo dei sacchetti in strada, torna a salire la tensione nell'area vesuviana, epicentro delle proteste antidiscarica nelle ultime settimane. La scorsa notte il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, è stato aggredito da un gruppo di manifestanti; i carabinieri hanno arrestato un uomo di 47 anni con l'accusa di aver lanciato la pietra che ha infranto i vetri dell'auto di servizio della polizia in cui si trovava Langella. I manifestanti pretendevano che il sindaco di Boscoreale firmasse immediatamente l'ordinanza - simile a quella già varata dal primo cittadino di Terzigno, Domenico Auricchio - per vietare sul territorio cittadino il transito degli autocompattatori diretti allo sversatoio di Cava Sari. Langella aveva assicurato che il provvedimento sarebbe stato emanato, come è poi successo, in giornata, ma è stato ugualmente circondato e bersagliato da insulti all'uscita della sala del Consiglio comunale. Le forze dell'ordine lo hanno condotto in un'auto di servizio della polizia, che però è rimasta circondata e bloccata da circa trecento manifestanti per mezz'ora. Una pietra ha rotto un finestrino ferendo a una mano un ispettore di polizia, che guarirà in cinque giorni.
Sul posto sono giunti i rinforzi della polizia; l'auto del sindaco si è allontanata a marcia indietro, mentre in piazza seguivano momenti di forte tensione con spintoni e cariche. Altra tensione è seguita in mattinata dopo la notizia dell'arresto di Giovanni Paduano, accusato di aver lanciato la pietra: un gruppo di manifestanti ha circondato la caserma dei carabinieri di Boscoreale, chiedendone la liberazione. L'impossibilità di sversare a Terzigno sta aggravando la situazione nei comuni dell'area vesuviana che fino a pochi giorni fa si erano serviti di Cava Sari.
A Ercolano la spazzatura non raccolta sta creando montagne di sacchetti, nel centro e in periferia. Scenari simili a quelli con cui deve combattere ogni giorno la città di Napoli: oggi erano tremila le tonnellate giacenti in strada. Da domani a venerdì i rifiuti potranno essere portati nelle altre province che si sono dette disponibili a una forma di solidarietà momentanea, ma resta sempre da trovare una soluzione definitiva. Tra le voci allarmate quella del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che ha rivolto un appello al Governo e alle altre istituzioni coinvolte: "Si prenda di petto il problema e lo si risolva il più presto possibile. Nessuno si deve tirare indietro, è necessario affrontare questo dramma". Domani in Consiglio dei ministri verrà discusso il nuovo decreto legge sui rifiuti in Campania. Il premier Berlusconi ha detto di voler tornare quanto prima a Napoli: "Non è possibile che noi mettiamo a posto tutto e poi l'amministrazione comunale lascia andare le cose". Gli replica la coordinatrice dei senatori campani del Pd, Teresa Armato: "Chieda scusa alla città per le promesse non mantenute, e la smetta con accuse demenziali al sindaco".

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