mercoledì 17 novembre 2010

Intervento di Francesco Paolo Oreste al Consiglio comunale di Boscoreale

E' un intervento deciso quello di ieri del Consigliere di opposizione, Francesco Paolo Oreste al primo Consiglio Comunale post accordo del 29/10, che sin dalle 19,30 ha raccolto nell'aula consiliare di Piazza Pace centinaia di cittadini che hanno riempito all'inverosimile l'anfiteatro comunale.


Oreste accusa i governi locali, provinciali, regionali e nazionali di non aver saputo apportare le giuste soluzioni all'annoso problema della gestione dei rifiuti in Campania, soluzioni sempre uguali fatte solo di buchi e tumori.
Ha inoltre ricordato che il ruolo di un Primo Cittadino è anche quello di difendere la salute della cittadinanza, con riferimento implicito alla recente ordinanza del Sindaco di Terzigno Auricchio che ha sospeso gli sversamenti in Cava Sari.
In merito al compromesso, ha poi affermato che i boschesi vogliono : la Sari chiusa, la bonifica dell'intera area, l'individuazione ed il perseguimento dei responsabili, invitandolo alle dimissioni qualora il suo volere fosse opposto.

Ecco il testo integrale dell'intervento letto in Consiglio Comunale.

Egregio Signor Sindaco,

quello che abbiamo davanti agli occhi e sotto il naso è il portato di decenni di mala politica alla quale, a mio parere, né questa amministrazione, né il governo provinciale, né il governo regionale e né il governo nazionale hanno saputo dare la necessaria soluzione di continuità.
I tragici giorni dell'ultima immane emergenza campana dovevano e potevano essere un punto di non ritorno, la fine di tutte le sceneggiate, i teatrini, le falsità, le mistificazioni, le connivenze e le complicità che ne avevano accompagnato la crescita ed il suo continuo ed impensabile, ma prevedibile, aggravarsi.
Invece no. Un miracolo realizzato con i primi buchi trovati a portata di mano, una politica ed una gestione del problema pensata e realizzata senza la partecipazione delle idee di prospettiva e sostenibilità, ed il costante, continuo, inquinamento delle falde cerebrali attraverso comunicati, servizi televisivi, articoli, articoletti, manifesti e mille altri subdoli e meno manifesti strumenti di distorsione della verità.
L'unica incontestabile verità: Con questa politica, monnezza era, monnezza è, monnezza sarà, nei secoli dei secoli. Al massimo cambieranno i buchi e la residenza anagrafica di cadaveri e tumori.
In questo scenario di perversione morale e ideologica nel quale vittime e carnefici hanno spesso la stessa faccia, appartengono spesso agli stessi comuni, agli stessi partiti, alle stesse falde acquifere, è stato affidato a più riprese da questo consiglio, dai cittadini, dai comitati e soprattutto dalla legge, a Lei, il primo dei cittadini, il compito ed il dovere di difendere il territorio da un intollerabile stupro, da tutto quanto le analisi degli ultimi giorni, dei mesi scorsi e dei prossimi mesi certificheranno.
style="text-align: justify;">Era questo ed è questo l'unico senso di quella fascia tricolore che i cittadini le hanno permesso di indossare. Difendere i diritti costituzionali dei cittadini del suo comune, rappresentare i valori civili che quel tricolore incarna anche dinanzi agli attacchi istituzionalizzati di poteri abusati ad uso e consumo di un manipolo di criminali intenti unicamente a trasformare la monnezza in euro.
Nessun altro senso. Il primo dei cittadini, il primo a dover difendere la salute ed in questo caso addirittura la vita dei suoi cittadini. Lei pensa di aver ricoperto in pieno il suo ruolo? Se ha dubbi riponga la fascia.
Perché è di questo che stiamo parlando, della vita dei suoi concittadini, perché le sostanze cancerogene di cui parla la relazione significano la fine di tante vite che lei, io, e tutti i presenti sono chiamati, ed erano chiamati a difendere. Il risultato della nostra azione è in quei dati. In tutto il suo fallimento.
Ma fallisce veramente, soltanto chi ci prova, fallisce nella sua lotta chi si batte realmente contro il nemico. Ma le lotte hanno bisogno di capitani coraggiosi. Chi tratta, chi accetta compromessi, chi propone accordi è un cane pastore oppure al massimo il pastore di un gregge, nulla più, e come tale, in tutta evidenza, è stato, viene e verra' considerato anche dai suoi avversari.
Lei pensa di essere stato un capitano coraggioso? Se la sente di esserlo nei prossimi mesi? Se ha dei dubbi, restituisca quella fascia.
La Sari (1 - 2 chiamatela come volete) è una battaglia già persa. Con dei caduti già certi, dei quali noi tutti, nessuno si senta escluso, siamo responsabili. In parti e misure diverse, certamente, ma responsabili, per opere o per omissioni.
Ora, prima ancora del fantasma della Cava Vitiello, c'è da combattere per difendere quello che questa discarica, la Sari, non ha ancora ucciso, c'è da lottare per mantenere chiusa e per limitare i danni di una fabbrica di tumori che trasuda veleni e percolato, c'è da lottare per accertare punto per punto e misura per misura le responsabilità di chi doveva impedire questa criminale infamia.
Altro che compromessi! Compromesso è il futuro, l'acqua, la terra, l'aria, le condizioni minime di vita, quelli che dovrebbero essere i presupposti dati e non gli obiettivi di un paese normale.
Altro che compromesso responsabile! Tutto è già compromesso e ci sono dei responsabili da individuare e perseguire.
E' questo che vogliono i cittadini. E questo che voglio io, da cittadino prima ancora che da consigliere. Nessun compromesso. La Sari chiusa, la bonifica dell'intera area, l'individuazione ed il perseguimento dei responsabili.
Lei vuole essere il primo di questi cittadini o vuole stare dall'altra parte?
Se ha dei dubbi deponga quella fascia.

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