Perdonatemi ma ritegno sia necessario correggere quanto avete riportato nel titolo e nell'introduzione di questo post afinchè non vi facciate fuorviare dalla dichiarazioni di Fortini. Il cosiddetto Panettone di Lo Uttaro non è la discarica di Lo Uttaro. Si tratta di due cose assolutamente differenti. Entrambe si trovano in zona Lo Uttaro del Comune di Caserta (da cui il nome appunto). L'uno (il Panettone) era un sito di stoccaggio di rifiuti solidi urbani (poco più di 20.000 tonnellate) depositati in quell'area nel 2005 e provenienti dalla raccolta dei rifiuti effettuata nella città di Napoli per consentire, in occasione di una delle tante emergenza nell'emergenza, lo svolgimento della Notte Bianca di quell'anno (altrimenti non autorizzabile per motivi igienico sanitari connessi alla presenza di tale quantitativo di rifiuti per le strade del capoluogo partenopeo). La discarica invece (ospitata nella Cava Mastropietro) è stata realizzata a seguito del Protocollo d'Intesa del novembre del 2006 (a firma del Commissario Straordinario Bertolaso) ed è entrata in funzione nell'aprile 2007. La stessa discarica è stata poi chiusa nel novembre 2007 da due provvedimenti della magistratura uno civile e l'altro penale) per disastro ambientale. La discarica di Lo Uttaro contiene circa 300.000 mc di rifiuti (almeno 15 volte quelli del panettone) provenienti da tutta la regione.
I rifiuti che sono stati portati nella discarica di Terzigno sono quelli del Panettone (e non della discarica che resta tutt’oggi sotto sequestro e ancora neppure messa in sicurezza) e ammontano, secondo le dichiarazioni dell’Amministratore di Asia Daniele Fortini a 9.573 tonnellate (meno dell’1,5% della capacità complessiva della discarica di Cava Sari a Terzigno che ha una capienza di 750.000 mc). Non sono affatto più puzzolenti di quelli che normalmente finiscono in quella stessa discarica essendo abbondantemente percolati nel terreno ove erano stoccati a Lo Uttaro. Come ben sapete infatti i rifiuti che sono stati portati fino ad oggi nella Cava SARI di Terzigno non sono affatto stabilizzati in quanto anche nell’ipotesi in cui essi vengano portati, dopo la raccolta stradale, negli impianti STIR, questi ultimi non stabilizzano affatto la frazione umida contenuta nei rifiuti urbani, che vengono perciò depositati in discarica indifferenziati, e non stabilizzati (eventualmente, ma solo nell’ipotesi che passino prima negli STIR, solo tritati).
Ritengo necessaria tale precisazione onde evitare ingiuste speculazioni, sulla pelle dei cittadini, collegate alle dichiarazioni dell’AD di Asia Fortini e alla “guerra” ormai in corso tra la società da lui amministrata e la Protezione Civile.
A Lo Uttaro la discarica è ancora tutta là. E nessuno di noi si è mai sognato di chiedere che venisse portata a Terzigno. Il Panettone invece è stato portato parte nella discarica di San Tammaro e parte a Terzigno. Non abbiamo chiesto noi di portarlo a Terzigno (avremmo preferito si fosse recuperato tutto quello che era possibile recuperare) ma di certo il suo contenuto (rifiuti indifferenziati raccolti in strada) non è minimamente paragonabile a quello che è finto nella discarica (oltre ai rifiuti urbani anche rifiuti industriali pericolosi con il massimo grado di pericolosità H14) e ad ogni modo non è diverso da quello che invece è finito ordinariamente a Terzigno. Fortini ci specula su per dimostrare che la cattiva gestione della discarica e l'inquinamento delle falde non è colpa sua ma spetta a tutti noi sputtanarlo e inchiodarlo alle sue responsabilità. Senza cadere nel tranello della "guerra tra poveri". Terzigno contro lo Uttaro, Lo Uttaro contro Napoli e così via. Lorenzo Tessitore Comitato Emergenza Rifiuti Caserta
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