giovedì 18 novembre 2010

Comunicato della Rete sui fatti di Boscoreale

Comunicato stampa del 17 novembre 2010 ore 17,00

La Rete dei Comitati vesuviani si dissocia e condanna ogni azione violenta nei confronti di chicchessia e invita tutti , in particolare chi ha maggiori responsabilità pubbliche, ad abbassare i toni del confronto e a lavorare il più unitariamente possibile per chiudere definitivamente la discarica ex SARI situata nel Parco del Vesuvio.
Le iniziative dei Comitati, le decisioni del Sindaco di Terzigno e quelle del Consiglio comunale di Boscoreale vanno in questa direzione.
Accusare, però, di “atteggiamenti camorristici”a sproposito e indiscriminatamente o identificare in poche frange di cittadini “più esasperati” i responsabili dello stato di tensione appare grave, superficiale e non aiuta allo scopo.
In pratica non è stato ancora posto in atto nessun intervento concreto per la chiusura della ex Sari, la messa in sicurezza e la bonifica dell’area protetta, come normativamente previsto.
Appare grave ed incomprensibile, infatti, che rappresentanti istituzionali, nonostante i risultati delle analisi attestassero l’inquinamento delle falde acquifere, non soltanto non abbiano adottato le misure necessarie per la bonifica ed il ripristino ambientale, ma abbiano consentito ulteriori sversamenti “illegali” compromettendo in maniera irreversibile un’area protetta.
Purtroppo rileviamo che nulla è stato ancora fatto per il ripristino della legalità che è, in primo luogo, eliminare la puzza, non far entrare più “monnezza” nel Parco del Vesuvio ed avviare progetti di messa in sicurezza e di bonifica dell’area protetta.
La Rete in ciò ha sempre ricercato la sponda istituzionale per recuperare, se ne viene data la possibilità e se gli interlocutori dimostrano un minimo di coerenza, un barlume di fiducia e di rispetto tra i cittadini e le loro rappresentanze istituzionali.
Urge pertanto che si apra al più presto in tutti i comuni del Parco un vero dibattito su come uscire da questa grave crisi, determinata soprattutto da incapacità gestionali, e come salvaguardare l’ambiente vesuviano e la salute dei suoi abitanti. Come Rete abbiamo chiesto (invano) da mesi un Consiglio intercomunale, dei quattro paesi più esposti alla discarica, ma mai effettuato. Sarebbe opportuno che questo si riunisse al più presto per affrontare la crisi igienico-sanitaria che stiamo subendo.
Sollecitiamo ancora un’iniziativa della Comunità del Parco e del suo Presidente Capasso a sostegno di tali interessi.
Da parte nostra, assicuriamo l’impegno e la collaborazione della Rete e di tutte le sue articolazioni comunali per realizzare l’obiettivo primario che accomuna tutti:

la salvaguardia del Parco Nazionale del Vesuvio e la salute dei suoi abitanti.

Rete dei Comitati vesuviani

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