domenica 21 novembre 2010

Chi saranno i responsabili di eventuali catastrofi - e non si vergognano


Il Vesuvio come il Merapi. L'allarme sulla possibile eruzione
In caso di attività vulcanica a rischio circa tre milioni di persone. Il suggerimento dell'esperto Mastrolorenzo è di ampliare la zona rossa a 20 chilometri

Il Vesuvio come il vulcano Merapi. Un parallelismo spiegato da Giuseppe Mastrolorenzo dell'Istituto italiano di geofisica e vulcanologia che ha lanciato  l'allarme: in caso di eruzione una parte di Napoli e tutti i paesi vicini, circa tre milioni di persone, sono a rischio.
"Il vulcano indonesiano Merapi ha dimostrato drammaticamente quello che da anni avevamo evidenziato come rischio in caso di eruzione del Vesuvio - ha spiegato Mastrolorenzo - L'entità dell'eruzione e le nubi ardenti non di grandissima portata hanno causato la morte di persone per esposizione ad alte temperature così come a Pompei anche a distanze superiori a 10-15 chilometri".
Dato che è impossibile stabilire quando e come il Vesuvio erutterà, l'esperto ha sottolineato la necessità di un piano di emergenza per fronteggiare il caso peggiore. La Protezione Civile, in caso di allerta eruzione, raccomanda l'evacuazione di un'area a otto chilometri dal vulcano.

Mastrolorenzo ha suggerito di ampliare la zona rossa a 360 gradi in un raggio di 20 chilometri perché "i disastri naturali recenti hanno dimostrato come uno dei prolemi principali del piano d'emergenza sia quello di scegliere lo scenario: in molti casi la catastrofe si verifica quando non viene adottato lo scenario estremo. Per i vulcani come il Merapi e il Vesuvio non esiete altro modo per mettere in salvo la popolazione se non l'evacuazione prima dell'eruzione". (Apcom).

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