L'Unione europea ha bocciato la richiesta di deroga al rispetto dei limiti.
In 128 Comuni italiani di 5 regioni si beve l’acqua all’arsenico. E le concentrazioni di questo metallo pesante sono superiori al consentito, ma ammessi dalla legge grazie a ripetute deroghe, come ha spiegato il Salvagente già mesi fa.
L'Unione europea, però, questa volta ha bocciato la gestione italiana dell'acqua del rubinetto e ha rifiutato la terza concessione di deroga richiesta dal nostro governo.
L’arsenico, infatti, può provocare malattie, perfino l'insorgere del cancro.
La decisione dell'Ue
Così la Commissione europea ha varato un provvedimento che stabilisce limiti di tempo precisi per ciascun comune entro i quali dovranno essere messe a norma le concentrazioni delle sostanze inquinanti.
La novità riguarda 91 Comuni del Lazio (tra le provincie di Roma, Viterbo e Latina), 8 Comuni in Lombardia, 10 in Trentino-Alto Adige e 19 in Toscana.
L'acqua che esce dai rubinetti di questi 128 Comuni contiene arsenico oltre la soglia di 20 microgrammi per litro.
E a Velletri, comune alle porte di Roma, la concentrazione di arsenico registrata nelle acque dalla Asl locale avrebbe addirittura superato i 50 microgrammi/litro, ma ai cittadini non è stato ancora dato l'allarme.
Scarica la lista dei 128 comuni con l’acqua contaminata.
http://www.ilsalvagente.it/allegati/Comuni_a_rischio.pdf
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