Vertice con il premier sul Terzigno. Bruxelles chiede di fare in fretta. Ma la presidente della commissione d'inchiesta europea dà indirettamente ragione a chi protesta. Bossi sugli scontri: "Bisogna intervenire. Non possiamo aspettare che ci scappi qualche morto". Trovate dai carabinieri 10 molotov vicino a discarica
NAPOLI - La polveriera rifiuti in Campania approda di nuovo a Palazzo Chigi. Al termine di un vertice al quale hanno partecipato i sottosegretari Letta e Bertolaso, i ministri Tremonti, Maroni, Prestigiacomo e il governatore della Campania Caldoro, Berlusconi promette una soluzione entro dieci giorni. "La nostra soluzione al problema è assolutamente valida e duratura nel tempo". E il governo "garantisce la disponibilità di fondi per le opere di compensazione, ci sono 14 milioni che riguardano Terzigno". Quanto al clima di tensione aggiunge: "Non è eversione". Ma per il leader della Lega, Umberto Bossi, è il caso intervenire, "non possiamo aspettare che ci scappi il morto". E intanto un appello alla responsabilità arriva dal Quirinale: "Nessuno si sottragga al dovere di contribuire al superamento della crisi". Intanto i carabinieri hanno rinvenuto dieci bottiglie molotov in una strada vicina alla discarica Sari di Terzigno. Ordigni rudimentali sui quali sono in corso accertamenti.Napolitano: "Senso civico e spirito di solidarietà". Dal capo dello Stato un appello perché "è indispensabile che nessuno, nessuna istituzione, nessuna comunità, nessuna forza politica si sottragga alle proprie responsabilità, al dovere di contribuire al superamento della crisi". Il presidente si aspetta che "vengano dai napoletani comportamenti ispirati a un rinnovato, più forte senso civico e spirito di solidarietà". Dice di aver seguito "con profonda pena e crescente allarme" la crisi e "le gravi tensioni che sono insorte e la situazione di avvilente degrado che essa ha determinato in provincia e in città. Era necessario e urgente che il governo si assumesse le sue responsabilità: e oggi - conclude Napolitano - l'ha fatto al più alto livello".
Nessuna paura per salute cittadini. Berlusconi ha annunciato che "l'attività della Protezione civile, diretta da Bertolaso che già oggi si trasferisce a Napoli, sarà portata avanti d'intesa con associazioni locali". E ha sottolineato che "questa mattina il ministro della Salute Fazio ha svolto una relazione garantendo che in questo momento non ci sono preoccupazioni per la salute dei cittadini".
"Valide le soluzioni del governo". Le soluzioni che il governo ha adottato in questi due anni e mezzo per la gestione dei rifiuti in Campania, ha precisato Berlusconi, sono "assolutamente valide": "Il sistema di smaltimento dei rifiuti di Napoli non è messo in crisi da quello che sta accadendo. Semplicemente, in un sistema che prevede diversi fattori di soluzione, se viene a mancare uno di questi fattori la situazione subisce delle difficoltà". Il piano rifiuti, ha aggiunto, "è molto preciso e per Terzigno prevede impianti di depurazione, bonifiche, impianti idrici e fognari e di riqualificazione urbana".
"Nessuna emergenza". Secondo Berlusconi, "non ci sembra che il fenomeno sia così grave da richiedere un piano di emergenza, vediamo un'estensione locale di certi fenomeni che non ci preoccupa". Una risposta, quella del premier, all'allarme lanciato dal sottosegretario Alfredo Mantovano su finalità "al confine con l'eversione" che sarebbero dietro alle proteste.
Boschi e parchi sulle cave. Sulle cave che ospitano i rifiuti "ci saranno prati e boschi": "Il sistema è provvisorio, in attesa dei termovalorizzatori, usati in tutto il mondo per smaltire i rifiuti. Tuttavia in Campania sono stati individuati, come siti per discariche, cave inutilizzate che vengono poi ricoperte da un ampio strato di terra sul quale sorgeranno boschi e parchi". Quindi, ha aggiunto il premier, "attraverso qualcosa di utile alla collettività, come lo smaltimento dei rifiuti, viene anche risanato l'ambiente e il territorio".
Bertolaso: "Napoli, città ordinariamente sporca". "Napoli soffre di problemi di rifiuti da due settimane, ma è una città ordinariamente sporca perché la raccolta ha avuto spesso battute di arresto", ha dichiarato Bertolaso. Poi, la questione del termovalorizzatore di Acerra: "Sta funzionando perfettamente - ha detto - ieri ha bruciato 1.550 tonnellate di rifiuti, producendo energia sufficiente per illuminare diversi comuni". Entro il prossimo mese, ha aggiunto, il termovalorizzatore lavorerà a pieno regime: "Funziona e funzionerà sempre meglio, due linee sono già in funzione e la terza a fine novembre sarà aperta". Quanto a Terzigno, il sottosegretario ha aggiunto che il disagio "è provocato dai miasmi e dal passaggio dei camion, conseguenza di una gestione precaria della discarica. Quando la Protezione civile era dentro la discarica non c'erano odori e non c'era un gabbiano, come hanno potuto constatare i giornalisti che abbiamo portato con noi. Dobbiamo tornare a quella modalità di gestione".
Presto tre nuove discariche e due termovalorizzatori. Per la gestione dei rifiuti del napoletano sono attive cinque discariche che "hanno una disponibilità ancora di oltre un milione di tonnellate" ma "ne sono previste altre tre che saranno aperte in tempo prima che finisca la disponibilità delle altre cinque". E poi saranno aperti "i termovalorizzatori di Napoli e Salerno", ha annunciato Bertolaso, spiegando che con l'entrata a regime degli altri due termovalorizzatori "si risolverà tutto".
La battuta su RaiTre. La conferenza stampa sulla questione rifiuti è stata anche l'occasione per un'altra puntata della polemica tra Silvio Berlusconi e Annozero. Quando la giornalista del Tg3 Mariella Venditti ha preso il microfono per fare una domanda e si è presentata, con nome e testata, il premier l'ha interrotta: "Il Tg3? Quello che non esiste, secondo alcune trasmissioni Rai, giusto?". La giornalista è rimasta per un attimo interdetta, mentre qualche collega le ha spiegato il riferimento del premier ad Annozero che ieri sera ha fatto vedere le tabelle con i vari tg e trasmissioni Rai, senza citare il Tg3. A quel punto è intervenuto Bertolaso, che ha detto: "Parliamo di spazzatura, quella vera, che è meglio".
Iervolino: "Tre balle sulla situazione di Napoli". Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino ritiene che l'emergenza sia legata a una serie di "balle", di bugie, dette dal governo: "L'emergenza finita, il livello di differenziata e la mancata volontà di palazzo San Giacomo di non volerla fare. Non sta in piedi la dichiarazione di fine emergenza perché, se così fosse, questa allora cos'è? La festa di Carnevale?".
Il sindaco di Terzigno: "Non vogliamo soldi". "Viene Bertolaso a Napoli? Bene. A noi interessa una sola notizia. Ci dirà che non apriranno cava Vitiello? È l'unica cosa che vogliamo sentire, non altro". Così il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio, commenta l'esito del vertice col premier. "A noi non interessano né soldi né opere - aggiunge - l'obiettivo è uno solo, scongiurare l'apertura di cava Vitiello". Il sindaco ha poi detto di non aver avuto, al momento, alcuna notizia ufficiale. "Attendo comunicazioni e non decido su indiscrezioni di stampa".
Da Legambiente un esposto alla Procura di Nola. Legambiente Campania ha presentato alla procura della Repubblica di Nola un "dettagliato" esposto-denuncia per traffico illecito di rifiuti, disastro ambientale e inquinamento delle falde acquifere nella discarica Sari di Terzigno. All'esposto hanno aderito i sindaci di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno, Trecase ed il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio.
La diocesi: "Mai sudditi tra i veleni". La Chiesa di Nola, in una nota, sottolinea il momento drammatico che stanno vivendo le popolazioni dell'area, denuncia la gravità dell'apertura di una seconda discarica, chiama i cittadini alla protesta non violenta e lancia l'allarme sul rischio che il territorio venga svenduto, affermando, fra l'altro, "meglio poveri e dignitosi che sudditi e destinati a vivere di veleni". ''L'apertura di un'altra discarica - si legge nella nota firmata dal vescovo e da tutta la Chiesa locale - sarebbe provocare la morte definitiva di un territorio''.
Ancora proteste, binari occupati e strade bloccate. Non accenna a placarsi la protesta dei cittadini. Un gruppo di dimostranti ha occupato i binari nella stazione della Circumvesuviana a San Giuseppe Vesuviano, al confine con Terzigno e Boscoreale. Sul posto sono intervenute le forze di polizia. Nel pomeriggio un furgone usato per il trasporto del latte è stato prima capovolto e poi bruciato in via Settetermini, nel quartiere Piano Napoli a Boscoreale. Da questa mattina è impossibile arrivare nella zona della discarica di Terzigno. I manifestanti hanno sbarrato tutte le strade di accesso nel comune di Boscoreale e nella stessa Terzigno.
Il monito della Ue. Dalla Commissione europea si esprime "preoccupazione". Il portavoce del commissario all'Ambiente, Janez Potocnik, ha auspicato che le autorità italiane "risolvano la questione il più presto possibile". "Siamo consapevoli del fatto che la situazione è molto seria, siamo in costante contatto con le autorità - ha detto il portavoce - speriamo che agiscano in maniera rapida ed adeguata". E Judith Merkies, presidente dela Commissione d'inchiesta parlamentare europea, sembra dare indirettamente ragione a chi protesta: per l'apertura di una discarica in un parco nazionale, dichiara, le autorità campane "si possono scordare di vedere sbloccare i 145 milioni di euro di fondi europei attualmente congelati dalla Commissione europea". La Merkies ricorda di aver avuto dalle autorità italiane aveva avuto assicurazioni di diverso tenore rispetto a quanto sta accadendo in Campania.
1 commento:
ospitiamo Bertolaso in albergo dietro la discarica così lavora meglio
Posta un commento