lunedì 4 ottobre 2010

Ecco il resoconto stenografico della seduta di oggi alla Camera con l'interpellanza dell'on. Bossa, la risposta del Ministro Prestigiacomo e la replica dell'on. Bratti.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.

(Orientamenti del Governo in merito all'emergenza rifiuti a Napoli e provincia, anche in relazione al mancato funzionamento del ciclo ordinario dei rifiuti e alla prospettiva del contestuale esaurimento delle discariche nei prossimi mesi - n. 3-01252)

PRESIDENTE. L'onorevole Bossa ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01252 (vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata) concernente orientamenti del Governo in merito all'emergenza rifiuti a Napoli e provincia, anche in relazione al mancato funzionamento del ciclo ordinario dei rifiuti e alla prospettiva del contestuale esaurimento delle discariche nei prossimi mesi.


LUISA BOSSA. Signor Presidente, colleghi deputati, signora Ministro, in queste notti a Terzigno e Boscoreale, in provincia di Napoli, 3 mila persone si danno il cambio alla rotonda panoramica per un presidio di protesta. Queste persone non sono né camorristi, né delinquenti, né speculatori come ormai si cerca di dire ogni volta che si raduna un gruppo di persone a protestare. Ieri con questi cittadini c'era il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma.
Sono cittadini che stanno già pagando un sacrificio alto, perché sotto le loro case - nel cuore del parco del Vesuvio - è già attiva da mesi una discarica, allestita l'anno scorso in deroga alle norme europee per fronteggiare un'emergenza, con la promessa che di questi impianti invasivi non ci sarebbe stato più bisogno. Invece no: si parla di aprire la cava Vitiello e di ampliare quella esistente, la Sari. I cittadini, giustamente, non ci stanno, e chiedo a lei, signora Ministro: può confermare - come abbiamo letto sui giornali - che il Presidente Berlusconi ha promesso che quella discarica non si aprirà, e che la Sari non si allargherà?

PRESIDENTE. Il Ministro di Stato per l'ambiente e della tutela del territorio e del mare, onorevole Prestigiacomo, ha facoltà di rispondere.

STEFANIA PRESTIGIACOMO, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Signor Presidente, onorevole, la ringrazio per la sua interrogazione. Vorrei precisare che non ho mai detto in quest'Aula che le persone che hanno protestato a Terzigno sono tutte camorriste. Ho chiesto elementi alla prefettura di Napoli circa la natura della protesta, anche perché - come è noto - il sottosegretario Bertolaso si è recato sul posto, ha fatto delle dichiarazioni, e mi è stato confermato che - assieme ai cittadini e a rappresentanti delle amministrazioni - il sospetto, che a fomentare questa protesta vi siano anche organizzazioni criminali, è molto forte.
D'altro canto, sappiamo che, purtroppo, attorno allo smaltimento dei rifiuti prolifera un business della criminalità organizzata. Non a caso il Governo - come poc'anzi dicevo - ha investito nel Sistri (un progetto che era stato avviato dal precedente Governo e che noi abbiamo posto in atto), che punta alla tracciabilità dello smaltimento dei rifiuti.
È vero che il Presidente Berlusconi ha ricevuto dei rappresentanti del comune di Terzigno. La seconda discarica a Terzigno era stata prevista dal decreto-legge che abbiamo approvato in Parlamento ben un anno e mezzo fa. Ovviamente, se non sarà necessario potremo evitare di aprire questa seconda discarica. Certamente, non è il Governo nazionale che vuole a tutti i costi aprire discariche, purtroppo le discariche sono necessarie fintanto che non vi sono gli impianti. Il problema dell'emergenza dei rifiuti in Campania è un problema molto complesso.
Credo che il Governo abbia fatto bene perché è riuscito a superare una fase drammatica. Dopo di questo il rientro alla normalità è rimesso agli enti locali e daremo loro tutta l'assistenza affinché possano adempiere a tutte quelle fasi del ciclo integrato dei rifiuti che sono previste dalla normativa.
Sono ben felice, come ho appreso prima, che vi sarà un'ispezione da parte della Commissaria europea, perché questo ci consentirà di far vedere che abbiamo operato correttamente. Non è certo interesse del Governo aprire discariche, perché sappiamo quanto una discarica rappresenti una ferita per il territorio. Dunque, oggi non sono nelle condizioni di dire che la seconda discarica a Terzigno non sarà aperta ma se potremo evitare di aprire quella discarica, che è fortemente contestata dal territorio e che, in effetti, insiste in un territorio particolarmente pregiato, certamente non seguiremo questa strada.

PRESIDENTE. L'onorevole Bratti, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare.

ALESSANDRO BRATTI. Signor Presidente, signor Ministro, pensavamo che il periodo della propaganda e delle bugie fosse finito. Invece, purtroppo oggi nelle sue risposte dobbiamo ancora notare che la propaganda la fa ancora da padrona rispetto all'attività di Governo. Dovete ammettere che la legislazione speciale è un fallimento. Avete sottratto ai comuni la possibilità di introitare le tasse e oggi la provincializzazione non funziona. La raccolta differenziata va a rilento e continuiamo ad avere dati completamente disparati e differenti gli uni dagli altri.
Inoltre, sulla capacità di smaltimento degli impianti prima ci avete detto che erano necessari - lei, signor Ministro - 4 anni; poi Bertolaso ne ha indicati 3; poi il presidente della regione Campania di nuovo 2 e ancora Bertolaso, sui giornali, 8 mesi. Sappiamo bene che se non si aprirà quella discarica, di cui si parlava prima, in realtà l'emergenza si manifesterà in maniera evidente. Ci dite che l'inceneritore di Acerra funziona ed è un modello internazionale. Tuttavia, questo non è vero, perché è un impianto che ha tanti problemi. Non è assolutamente possibile che si chiudano tre linee contemporaneamente per manutenzione ordinaria e questo voi lo sapete. Ci sono anche denunce presso la procura di Nola rispetto alle emissioni e vedremo se quell'impianto davvero funziona bene.
Non sappiamo chi pagherà il personale dei consorzi voluti, appunto, con questa provincializzazione. Ricordo che si devono pagare sette milioni di euro al mese a queste maestranze. Avete promesso i soldi per le bonifiche e le compensazioni, compresa quella del parco del Vesuvio, che non sono mai arrivati.
Insomma, signor Ministro, c'è molta propaganda e poca concretezza. Il Governo del fare non lo troviamo in questa esperienza. Ne siamo dispiaciuti e non siamo assolutamente felici che la situazione campana sia di nuovo precipitata. Lei sa bene che l'emergenza invece di risolversi in Campania si sta estendendo, purtroppo, a tutto il Mezzogiorno. Vi abbiamo fatto, come Partito Democratico e a più riprese, diverse richieste di collaborazione perché riteniamo che solo con un grande sforzo unitario si possa risolvere il grave problema dei rifiuti in questo Paese, ma ci avete sistematicamente ignorato. Continuate a fare propaganda e addirittura adesso cercate di scaricare sui comuni le vostre inefficienze.

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