Categoria: Politica
Data: 16/11/2010
I 18 primi cittadini che rientrano nella cosiddetta "zona rossa" firmano un documento indirizzato ai presidenti di Regione e Provincia chiedendogli la possibilità di poter riconferire i rifiuti nella discarica cava Sari.In una lettera indirizzata agli onorevoli Stefano Caldoro e Luigi Cesaro, rispettivamente presidenti della Regione Campania e della Provincia di Napoli, i diciotto sindaci che rientrano nella cosiddetta "zona rossa" chiedono la possibilità di poter riconferire i rifiuti nella discarica cava Sari, così come sancito nell’accordo stipulato lo scorso 29 ottobre insieme al governo centrale, dal momento che è «concreto e esistente il pericolo di epidemie causate dalla mancata rimozione di rifiuti dalle strade cittadine a seguito del blocco del ciclo di gestione dei rifiuti per l’O.S. emanata dal Sindaco di Terzigno».
Tale ordinanza impedisce ai 18 comuni in questione di conferire nella discarica Località Pozzelle a fronte dei risultati delle analisi che hanno decretato l’inquinamento delle falde acquifere nei pressi della Cava in questione.
Chiaro il messaggio lanciato ancora dai primi cittadini dei paesi vesuviani al Presidente della Provincia: «l’on. Luigi Cesaro individui le discariche ove poter conferire i rifiuti ultimi non più differenziabili dei comuni dell’area rossa anche al fine di non interrompere la filiera della raccolta differenziata che sta producendo così lusinghieri risultati nei suddetti territori ed indichi corsie di conferimento privilegiate e premianti».
Riportiamo di seguito il documento integrale.
Al Presidente G.R.D.C.
On. Stefano Caldoro
Al Presidente Giunta Provinciale di Napoli
On. Luigi Cesaro
E p.c. Al Prefetto UTG Napoli
Dott. Andrea Di Martino
Oggetto: Emergenza Rifiuti dei 18 Comuni della cosiddetta “Zona Rossa”
Premesso che in data 29/10/2010 i sottoscritti Sindaci siglavano un accordo con il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, il quale , tra l’altro, stabiliva che i Comuni dell’area Vesuviana (cd. “zona rossa”) potevano conferire i rifiuti in Cava Sari fino ad esaurimento della stessa, sul presupposto più volte sottolineato dai rappresentanti della struttura tecnica della Protezione Civile che la discarica Cava Sari fosse perfettamente a norma;
Rilevato che il Sindaco di Terzigno con O.S. del 13/11/2010, ai sensi dell’art.50, comma 5 e art. 54, comma 2 del T.U.E.L ordinava “ai Comuni della cd “zona rossa”, autorizzati allo sversamento dei rifiuti nella discarica ex Sari – Località Pozzelle – dall’accordo sottoscritto nella sede della Prefettura di Napoli dal presidente del consiglio dei Ministri, dal Sottosegretario alla Protezione Civile, dal prefetto di Napoli e dai Sindaci dei 18 Comuni costituenti la cd Zona Rossa, in data 29/10/2010, con effetto immediato di non procedere allo sversamento dei rifiuti nella citata discarica”;
Considerato ,altresì, che tale O.S. veniva adottata sulla base di una relazione tecnica formulata da un tecnico esterno all’Amministrazione, nella quale non si evince alcun presumibile collegamento tra gli esiti degli esami con la presenza della discarica SARI nel territorio comunale;
Tenuto conto che l’Arpac con Comunicato Stampa del 12/11/2010 a firma dell’Ufficio Stampa attestava “come la composizione chimica dei campioni analizzati non porti a ritenere che i superamenti riscontrati siano correlabili ad infiltrazioni di percolato in falda, in quanto questo fenomeno dovrebbe comportare contestualmente il riscontro di quantità elevate di indicatori tipici quali solfati, e cloruri, che, almeno nelle analisi sin qui condotte, rientrano tutte nei limiti” e con successiva relazione di sintesi prot. N. 01.1412010 del 14/11/2010 che così si concludeva : “ la composizione chimica dei campioni analizzati non porta a ritenere che i superamenti riscontrati siano correlabili ad infiltrazioni di percolato in falda, in quanto questo fenomeno dovrebbe comportare contestualmente il riscontro di quantità elevate di indicatori tipici quali solfati, e cloruri , che, almeno nelle analisi sin qui condotte, rientrano tutte nei limiti. Si evidenzia altresì che tutti i controlli eseguiti da ARPAC dal Maggio 2009 ad Ottobre 2010 hanno sempre escluso la presenza in falda di inquinanti organici, ivi compresi IPA,PCB e fitofarmaci”;
Dato atto, altresì, che nella stessa relazione di sintesi dell’Arpac si evidenziava che “in ogni caso come già deciso nell’ambito del Tavolo Tecnico istituito dalla Protezione Civile con la presenza dei Tecnici designati dai Comuni di Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, si deve procedere ad estendere lo studio anche ad altri pozzi circostanti, al fine di ottenere un quadro complessivo della distribuzione reale delle sostanze riscontrate, per meglio definirne la possibile origine, anche in relazione alla presenza , nelle immediate vicinanze, di altri siti potenzialmente inquinati[…] “;
Considerato che nei giorni scorsi alcuni Sindaci, oltre ai Commissari delegati all’emergenza rifiuti (2007/2008) risultano indagati per i reati dagli artt. 40 Comma 2 , 452 comma 1° n.2 , in relazione all’art.438 C,P. in quanto, avendo l’obbligo giuridico di impedire l’emergenza igienico-sanitaria causata dalla mancata rimozione dei rifiuti solidi urbani dalle strade e da ogni spazio pubblico, in quanto titolari di poteri di adozione di ordinanze contingibili ed urgenti , tese ad evitare, elidere e contenere pericoli per la salute della cittadinanza;
Atteso che è concretamente esistente il pericolo di epidemie causate dalla mancata rimozione di rifiuti dalle strade cittadine a seguito del blocco del ciclo di gestione dei rifiuti per l’O.S. emanata dal Sindaco di Terzigno che impedisce i conferimenti ai 18 Comuni sopracitati nella discarica Cava Sari ;
Tenuto conto in particolare che :
a) l’art. 50, comma 5 del DLgs 18/8/2000, n. 267 (Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali) il quale prevede che: "in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale. Negli altri casi l'adozione dei provvedimenti d'urgenza ... spetta allo Stato o alle regioni in rapporto alla dimensione dell'emergenza e dell'eventuale interessamento di più ambiti territoriali regionali";
b) la Legge Regionale n. 4 del 28 marzo 2007 recante "Norme in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati", così come modificata dalla Legge Regionale n. 4 del 14 aprile 2008;
c) il decreto legge 30/12/2009 n.195, convertito in legge 26/02/2010 n. 26 ed in particolare l'art. 4 comma 3 ove si prevede che" La Regione Campania e le relative Province nella ricorrenza di oggettive condizioni di necessità ed urgenza riconosciute tali dall'Unità operativa possono richiedere alla Unità stessa ogni utile attività di supporto, nonché l'adozione di azioni di coordinamento in materia di gestione del ciclo dei rifiuti sul territorio campano, con particolare riferimento all'organizzazione dei flussi, ferme restante le responsabilità a legislazione vigente degli enti territoriali competenti al momento della cessazione dello stato di emergenza.";
d) che tale situazione comporta l'impossibilità di garantire il regolare servizio di raccolta dei rifiuti urbani, che, in conseguenza, si stanno accumulando nei centri abitati, ivi compreso il Capoluogo;
e) che in conseguenza si è determinata una situazione eccezionale di emergenza che comporta gravi e imminenti pericoli per la salute e l'igiene pubblica;
f) per la situazione eccezionale determinatasi, sussistere l'urgente e indifferibile necessità di scongiurare, a causa del protrarsi e l'ulteriore accumularsi dei rifiuti medesimi nei centri urbani, pericoli gravi per l'igiene e la salute dei cittadini e, pertanto, di dover ordinare il conferimento dei rifiuti solidi urbani negli impianti opportunamente indicati, per le tipologie di rifiuti per le quali risultano in possesso delle autorizzazioni prescritte dal vigente ordinamento giuridico;
g) ai soli fini organizzativi dei flussi dei rifiuti devesi assicurare un regolare servizio di gestione del servizio pubblico a salvaguardia dell'igiene e della salute pubblica.
h) che nella seduta del 24 aprile 2010 il Consiglio dei Ministri ha deliberato di nominare il Presidente pro tempore della Giunta della Regione Campania On. Stefano Caldoro, quale Commissario ad Acta secondo i programmi operativi di cui al citato comma 88 della legge 191/2009 divenendo così la massima autorità regionale in materia di sanità.
Con la presente richiesta i sottoscritti sindaci, presa visione dell’ordinanza del Presidente della Regione Campania pubblicata sul burc n° 69 del 19 ottobre 2010.
CHIEDONO
a) ricorrendone le condizioni come attestato dall’Arpac, l’immediato esercizio dei poteri di cui al Comma 5 , art. 50 T.U.E.L. per disporre, nell’ambito dei poteri sovraordinati concessi dal Consiglio dei Ministri in data 24 aprile 2010, di massimo responsabile della sanità campana, di ordinare, con effetto immediato, il ritorno al conferimento dei rifiuti nella discarica cava Sari località Pozzelle per i 18 comuni costituenti la cd “zona rossa”.
b) che con ulteriore Ordinanza contingibile ed urgente emessa in funzione della richiamata normativa, il Presidente della Giunta Provinciale on. Luigi Cesaro individui le discariche ove poter conferire i rifiuti ultimi non più differenziabili dei comuni dell’area rossa anche al fine di non interrompere la filiera della raccolta differenziata che sta producendo così lusinghieri risultati nei suddetti territori. Di stabilire in tale occasione corsie di conferimento privilegiate e premianti stabilendo una gerarchia positiva nei confronti dei comuni ad alto tasso di copertura con differenziata rispetto ai comuni che sversano in gran parte “tale e quale” che quindi vanno penalizzati.
I Sindaci
Somma Vesuviana Dott. Raffaele Allocca
Ottaviano dott Mario Iervolino
Pollena Trocchia dott. Francesco Pinto
Ercolano dott. Vincenzo Strazzullo
San Giuseppe Vesuviano dott. Antonio Ambrosio
San Sebastiano al Vesuvio dott. Giuseppe Capasso
Sant'Anastasia dott. Carmine Esposito
Torre del Greco dott.Vincenzo Borriello
Massa di Somma dott. Antonio Zeno
Cercola dott. Pasquale Tammaro
Pompei dott.Claudio D'Alessio
San Giorgio a Cremano dott.Domenico Giorgianni
Torre Annunziata avv. Giosuè Starita
Boscoreale dott. Gennaro Langella
Boscotrecase dott. Agnese Borrelli
Trecase dott. Gennaro Cirillo
FIRMA SU TESTO SUCCESSIVAMENTE VARIATO
Terzigno dott. Domenico Auricchio
Portici - Coordinatore Anci Campania dott. Vincenzo Cuomo
(Fonte foto: Rete Internet)
Autore: La redazione
1 commento:
ma che coraggio hanno questi sindaci prima chiedono il sequestro della sari e poi vogliono fare sversare di tutto e si mettono contro Auricchio
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