venerdì 8 ottobre 2010

Da Repubblica Bertolaso smentisce Berlusconi "Rispettare la legge sulle discariche"

Su "Panorama" una lettera al premier per l'apertura dei sit di Terzigno e Serre: "Se non si fa così non torno a Napoli". Le amministrazioni comunali che eludono gli obblighi devono essere commissariate. Inceneritore, lite a Salerno fra il sindaco De Luca e il presidente della Provincia Cirielli


di ROBERTO FUCCILLO
RISPETTARE la legge, punire i trasgressori. Ci risiamo. Mentre Berlusconi tesse pazientemente la tela della trattativa con i Comuni vesuviani e promette quei soldi che dovrebbero chiudere la partita, Guido Bertolaso alza la voce e invoca provvedimenti contro i rivoltosi delle discariche. Una posizione che viene ribadita in una lettera a Berlusconi, di cui "Panorama", che la pubblicherà nel numero oggi in edicola, ha anticipato i contenuti. Il Capo della Protezione civile parla di inadempienze e responsabilità a ogni livello gestionale e amministrativo e pone una condizione al suo ritorno a Napoli al fianco dello stesso Berlusconi nella annunciata visita del premier: il pieno rispetto della legge sui rifiuti. Bertolaso invoca la soluzione ai problemi che frenano l'apertura delle discariche di Cava Vitiello a Terzigno e di Macchia Soprana a Serre, e il commissariamento delle amministrazioni che eludono gli obblighi di legge. Insomma, il bastone più che la carota.

Una lettera naturalmente inviata prima dell'ultima conferenza stampa del premier, ma che conferma la doppia lettura del problema rifiuti che circola dalle parti di Palazzo Chigi. La cosa non rasserenerà gli animi. Dai Comuni vesuviani perfino la buona volontà di Berlusconi era stata accolta con un distinguo. "Non è un problema solo finanziario", hanno detto sindaci e comitati, subodorando che i finanziamenti chiesti da Berlusconi a Tremonti mirino a uno scambio: la bonifica della discarica Sari in cambio dell'apertura di Cava Vitiello. Ipotesi esorcizzata anche ieri, nel corso della visita della commissione rifiuti del consiglio regionale. Il presidente Antonio Amato ha commentato con sarcasmo il fatto che ieri la Sari fosse inodore: "Il miracolo della puzza c'è stato, almeno per stamane, ma la discarica resta una ferita per l'Italia". Poi ha denunciato che a Cava Vitiello "secondo testimonianze raccolte dalla Asìa, sembra che qualcuno continui a lavorare, anche con esplosivi".

La posizione di Bertolaso ovviamente risolleva il contenzioso con gli enti locali. Alla Provincia di Napoli, Luigi Cesaro commenta laconico: "Leggeremo il servizio del settimanale, ma penso che contino di più i rapporti instaurati fra le istituzioni per la soluzione dei problemi". A Salerno invece la legge invocata da Bertolaso significa Serre con i suoi due siti, Macchia Soprana e Valle della Masseria. E il sindaco Palmiro Cornetta insorge: "Siamo solidali con i vesuviani, e quello che vale lì, niente seconda discarica, vale anche da noi per Valle della Masseria. E non si parli di riapertura di Macchia Soprana, avevamo concordato 700mila tonnellate, stop". Ipotesi quest'ultima che invece è agli atti della Provincia. "Ci abbiamo pensato - dice il presidente Edmondo Cirielli - come soluzione temporanea nei due anni che serviranno a costruire il termovalorizzatore. Se il sindaco De Luca, che già ci ha fatto perdere tempo inutile quando era commissario, vorrà collaborare".

A valle delle posizioni di Bertolaso, si ripropone così anche il duello salernitano fra De Luca e Cirielli. Con il primo appena ripromosso sul campo da Berlusconi come attuatore dell'impianto. E il secondo che frena: "Lo facciamo noi, la legge ha stabilito le competenze, Bertolaso mi ha anche dato garanzie sulla proprietà dei suoli"

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