mercoledì 6 ottobre 2010

GIU’ LE MANI DAL VESUVIO di IZZO VINCENZO

GIU’ LE MANI DAL VESUVIO
Più di 60.000 abitanti che vivono alle falde del vesuvio, “Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase, Trecase, e Pompei, hanno già cambiato la loro vita da più di un anno, anzi, la non vita, e tra non molto toccherà anche alle periferie di Ottaviano, Torre Annunziata, Torre del Greco e Poggiomarino.
Non vita perché da quando è stata aperta la discarica Sari, capace di contenere 680.000 tonnellate di rifiuti, il paese sembra diventato fantasma; i cittadini sono costretti a stare chiusi in casa per la puzza che colpisce non solo al naso o allo stomaco ma, attenta alla dignità di ciascuno di noi.
Questo grazie ad una legge, la 123 del 2008 approvata in fretta e furia dal governo e che deroga tutti i vincoli paesaggistici e ambientali del “parco nazionale del vesuvio” costituito il 5 giugno 1995; legge che considera il sito come di interesse strategico nazionale, quindi sito militare. Guarda un po’, la “monnezza” diventa di interesse strategico, e non il turismo, visto che siamo a un tiro di schioppo da siti unici al mondo come Pompei, il museo e gli scavi di boscoreale, di oplonti, di ercolano ecc…
Qui non si considera l’economia del luogo che pullula di bar e ristoranti, né la salute pubblica, visto che il vesuvio era già pieno di discariche abusive mai bonificate e sempre denunciate a gran voce da anche da Legambiente.
La GU n. 165 del 16 Luglio 2008 afferma: “In deroga agli articoli… ecc…ecc…, in via di assoluta irripetibilità e straordinarietà per far fronte alla gravissima situazione in corso, e, comunque fino al 31 dicembre 2009 ecc…ecc.”, precisamente quella che Bertolaso ci sventola in faccia.
Dunque, lo stesso governo e il commissario straordinario prevedono la fine dell’emergenza il 31 dicembre 2009 e, siccome sono precisi e non ci deludono dichiarano chiusa l’emergenza proprio in quella data. Ora mi chiedo: chi ha barato allora e chi bara adesso visto che in data successiva la provincia ha dichiarato di non voler aprire la Cava Vitiello.
Nel frattempo cava Sari ha già ingoiato, secondo i dati ufficiali, 350 tonnellate di tal quale, “purchè il dato sia vero”.
Bertolaso dice che a lui i conti non tornano, ma facciano due conti regione, provincia e comune di Napoli, la smettano con rimpalli di responsabilità, si informino sui siti “STRATEGICI” (perché ci vuole la strategia per riempire un buco pieno di schifezze), si avvalgano della collaborazione di professionisti che del problema ne sanno parecchio, forse impareranno qualcosa.
Se i conti non tornano per voi “ELETTI” non potete mica aspettarvi che li facciano dei “pecoroni rappresentati da sindaci cafoni” (come qualcuno farfugliava al telefono), per cui i conti fateli voi, però vi prego informateci. Diteci quante tonnellate di tal quale sono state versate nella discarica, cosa esattamente ci versate, perché i rifiuti di LOUTTARO (CE) (nb. fuori provincia) che erano pericolosi come ha stabilito la magistratura, nel parco diventano confetti, perché c’è questa puzza schifosa che penetra in casa anche a porte chiuse, come trattate il percolato, perché non recuperate il biogas, quanto vi costa, anzi quanto CI costa al giorno questo ambaradan di polizia, di camion pieni di spazzatura e di terra (già di terra). Avete considerato l’impatto del traffico e dell’inquinamento diurno e notturno del passaggio di tutti questi camion? Ed ancora, che fine ha fatto il piano “evacuazione Vesuvio”, visto che tutti i comuni interessati si trovano in zona rossa, cosa succede se il Vesuvio si sveglia?
Avete chiesto ai nostri amministratori quanto CI costa la raccolta differenziata nei nostri comuni visto che l’umido sono costretti mandarlo in Sicilia, o comunque fuori regione?
Come vedete le domande possono seguire all’infinito, ne abbiamo fin troppe, ora tocca a voi rispondere. Alzate il vostro fondoschiena dalle vostre comode poltrone, venite ad appurare cosa accade in questa maledetta discarica, in quale profondo degrado stiamo precipitando; la prima a preoccuparsi a venire di persona è stata la commissione Europea, si, lei si è preoccupata della “nostra monnezza” e voi? È di tanto più distante Napoli da Bruxelles?
È di ieri la notizia che Caldoro ha dichiarato che in questa emergenza non ci sono problemi strutturali, dunque mi chiedo: “In quale paese del Nord Europa vive Caldoro”?
Se accetterete il nostro umile invito, non potrete certamente constatare che tutto è perfetto, che la discarica è a norma, che la puzza è un’impressione, che i gabbiani non esistono, che i camion trovati con rifiuti radioattivi sono solo un caso, e che con i rifiuti di Louttaro non potevate fare altrimenti, tanto li ha ingoiati anche Chiaiano.
Avete mai pensato di abolire il parco Nazionale e con esso l’Ente Parco, di cancellare le biodiversità e le sigle MAB e ZPS, e perché non smentire il fatto che il Vesuvio sia un Vulcano, facendolo passare per una semplice collina?
Vorrei ricordare che ormai sono più di due anni che facciamo manifestazioni tanto pacifiche da sembrare processioni, allora non siamo mai stati ascoltati da nessuno, però man mano, il degrado ha cominciato a renderci la vita impossibile, per cui le manifestazioni-processione sono diventate proteste e ci avete picchiato, intimorito, quindi non veniteci a dire che siamo strumentalizzati da qualcuno o che siamo violenti.
Domenica scorsa, c’è stato un corteo di centinaia di mamme vestite di nero che ha raggiunto Pompei a piedi per pregare insieme al vescovo; dietro quelle donne c’è un volto, un nome, storie tante volte fatte di sacrifici per comprare una casa che ora non vale niente, quelle donne avevano negli occhi il terrore di quello che questo degrado comporterà per il futuro dei loro figli, e soprattutto per la loro salute.
Di contro semplici bottiglie senza volto, forse senza storia, di cui erano evidenti solo le etichette. Non vorrete mica considerare menzogne le parole dei vescovi quando parlano di noi come un popolo non violento?
Il “vaso” è colmo ormai e la gente ha bisogno di tornare a vivere, godersi le loro case, i loro figli, e quindi tornare alla normalità ; inutile dire che sarebbe una tragedia senza più ritorno l’apertura o l’allargamento di altre discariche nel Parco Nazionale del Vesuvio e che ci opporremo percorrendo tutte le strade che la legge ci permette per difendere la nostra salute, la nostra vita, la nostra storia, la nostra cultura, il nostro futuro. Non possiamo arrenderci!

Vincenzo Izzo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande Enzo! Sempre più presidente.
Un abbraccio a tutti.
Francesco