POMPEI (3 ottobre) - Le mamme vulcaniche, che oggi hanno indossato nella piazza del Santuario di Pompei (Napoli) magliette nere con scritte contro le discariche nel Parco nazionale del Vesuvio, si sono sedute nella zona riservata, a pochi metri dalle autorità. Tra loro il prefetto di Napoli, Andrea De Martino. Interpellato sulla iniziativa delle mamme vesuviane ha affermato che si è trattato di una «presenza pacifica in attesa di risposte ad un problema che in queste settimane è cresciuto in modo davvero particolare agli occhi della opinione pubblica nazionale».
E un forte allarme viene anche dal sindaco di Pompei, Claudio D'Alessio. La realizzazione di una seconda discarica di Terzigno (Napoli) sarebbe «un danno gravissimo» per gli Scavi conosciuti in tutto il mondo e per la città visitata ogni anno da 6 milioni di turisti.
D'Alessio ha incontrato il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, e le mamme che hanno preso parte alla Supplica alla Vergine del Rosario, nella città mariana, indossando maglie con slogan contro la realizzazione della discarica.
«Si tratta - ha sottolineato anche riferendosi al sito già aperto e che ha provocato da mesi proteste dei cittadini a causa di miasmi nauseabondi - di un danno reale per le popolazioni che sono nei suoi pressi, in un territorio martoriato. È terribile che soprattutto bambini e anziani debbano essere costretti a rimanere in causa per l'olezzo insopportabile». Ma l'apertura della seconda discarica, a giudizio di D'Alessio, sarebbe «un danno incalcolabile per la stessa Pompei e i turisti che la visitano ogni anno». |
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