giovedì 11 novembre 2010

Il Mattino

La Puglia dice no ai rifiuti di Napoli


Discariche piene, città invasa da sacchetti

NAPOLI (11 novembre) - Il conto alla rovescia è già cominciato: in città l’emergenza rifiuti tornerà ad aggravarsi nei prossimi giorni. La nuova doccia fredda è arrivata ieri dalla Puglia governata da Nichi Vendola. La Regione ha deciso di chiudere le porte ai rifiuti di Napoli.

Due i motivi: la protezione civile non ha ancora saldato i conti dell’emergenza del 2008. E poi, gli esponenti della Giunta sono contrari a considerare il Sud come una sorta di «pattumiera». «Anche le Regioni del Nord devono fare la loro parte», spiega l’assessore pugliese, Ruggero Nicastro. Il riferimento, ovviamente, è al «no» già arrivato nei giorni scorsi dal Veneto. Intanto, si avvia verso la saturazione la discarica di Taverna del Re, a Giugliano.

Mentre, la situazione dei rifiuti a Napoli tornerà già domani sul tavolo del Consiglio dei ministri. In molti altri paesi europei, invece, lo smaltimento della «monnezza» napoletana sta diventando un vero e proprio business.

Già 18 le aziende che hanno riposto al bando della Regione per trasportare in altri siti i rifiuti partenopei. I prezzi, per ogni singola tonnellata, variano da 80 a 190 euro.

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