lunedì 1 novembre 2010

RICEVIAMO DA LUISA BOSSA - CONDIVIDIAMO MOLTO, MA FACCIAMO PRESNTE CHE IL CICLO DEI RIFIUTI NON SI DEVE CHIUDERE PER FORZA CON GLI INCENERITORI

“Una parola di verità, per favore, sull’emergenza rifiuti”. L’appello è di Luisa Bossa, deputata Pd, ex sindaco di Ercolano. “Non possiamo continuare a consumare sulla pelle della gente – dice l’on. Bossa – questa sorta di fiction permanente. Bertolaso ha annunciato che l’emergenza a Napoli è finita. Ma basta farsi un giro in città per capire che non è così. Se poi ci spingiamo in provincia, le cose diventano tragiche. A Taverna del Re sta succedendo l’incredibile: in un’area dove sono già depositate da anni sei milioni di tonnellare di rifiuti accastate in piramidi di balle, in uno scenario spettrale, su una ulteriore piazzola dove dovevano essere localizzati i servizi di emergenza per eventuali incendi, stanno scaricando rifiuti direttamente dai compattatori. Una cosa che in nessuna parte del mondo occidentale sarebbe possibile. Tolgono la spazzatura dalle strade di Napoli e la scaricano su una piazzola di sosta nella campagna di Giugliano. Ma è questo il modo di affrontare la crisi? Sono queste le soluzioni? Spostare l’immondizia da un posto all’altro? Se sono questi i miracoli come ci si può meravigliare che poi la gente, quella che vede con i propri occhi questi scempi, si esasperi e protesti? Cosa pensa di fare il governo di fronte a questo riacutizzarsi della crisi? Negare tutto e delegare di nuovo la questione alla polizia, esponendo tutti a rischi enormi come dimostrano i fatti di questi giorni con manifestanti feriti, poliziotti colpiti, autisti aggrediti? Noi respingiamo questa politica degli annunci, delle menzogne e dei manganelli, perché a farne le spese sono solo i più deboli. Chiediamo una parola di verità, e poi subito dopo un tavolo di responsabilità, che affronti con chiarezza e decisione i punti focali di questa lunga, incredibile emergenza: raccolta differenziata come priorità assoluta, con una colossale task force di uomini e risorse per portarla rapidamente a percentuali stabilite per legge; messa a regime degli impianti di compostaggio; esaurimento delle discariche attive con bonifica dei territori inquinati; realizzazione rapida di impianti di termovalorizzazione, di basso impatto ambientale, di piccole dimensioni, con tecnologie collaudate e criteri di trasparenza nella gestione e nella valutazione. Basta spot e promesse, è il momento della serietà”.

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