Spett.le: Sindaco
Piazza Pace, 1
80041- Boscoreale (NA)
Sindaco
Via Manzoni, 22
80040 - Trecase (NA)
Sindaco
Via Rio, 1
80042 – Boscotrecase
(NA)
Sindaco
Via Gionti, 16
80040 - Terzino (NA)
E p.c.
Dott. Stefano Caldoro
Via Santa Lucia, 81
80134 - Napoli
Presidenza del Consiglio
dei Ministri
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 - Roma
Palazzo Chigi
Piazza Colonna 370
00187 - Roma
LETTERA APERTA
PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO: “IL CESSO D’ITALIA”
Mentre a Roma la destra e la sinistra si accapigliano su chi sia il più bravo “della classe”, qui la gente lotta per la sopravvivenza (sua e dei suoi figli). Si signori, per la sopravvivenza!!
Infatti, contro ogni logica, contro ogni legge (umana e divina), contro ogni morale, hanno aperto una seconda discarica accanto a quella già esistente, ex S.A.R.I. (già stracolma….e per evitare che ulteriori sversamenti la facciano straripare).
Non lambiccatevi il cervello a cercare i colpevoli. Sono TUTTI colpevoli, sia la destra che la sinistra, sia Prodi che Pecoraro Scanio (allora rispettivamente Presidente del Consiglio e Ministro all’Ambiente, colpevoli di aver fatto aprire la prima discarica) sia Berlusconi che Bertolaso (colpevoli di aver autorizzato l’ampliamento, con la seconda discarica).
Il Vesuvio,
Parco Nazionale (Legge 6 dicembre 1991 n. 394 e DM 4 dicembre 1992 - DM 4 novembre 1993 - DM 22 novembre 1994 Decreto Presidente della Repubblica 5 giugno 1995) e, cioè, una delle aree che maggiormente dovrebbero essere tutelate da interventi ad alto impatto ambientale,
con alto valore paesaggistico (legge 431 del 31 agosto 1985, Legge Galasso),
sottoposto a vincoli speciali (legge 1497 del 29 giugno 1939 e successivi DM 17.8.1961, 7.8.1961, 28.3.1985),
area dichiarata Sito di importanza Comunitaria (SIC-8030036) - Sites of Community Importance - (direttiva 92/43/CEE e decisione Commissione 19 luglio 2006 – 2006/613/CE),
zona di Protezione Speciale (ZPS-IT8030037) (direttiva DM 25 marzo 2005 attuazione della direttiva 79/409/CEE e conseguente DPR 8 settembre 1997 n.357),
una delle 8 riserve della biosfera italiane MAB (Men and Biosphere)- UNESCO “Somma-Vesuvio e Miglio d’Oro” (giugno 1997),
è una cloaca a cielo aperto e ciò che è peggio è che, in base a questi riconoscimenti, il Governo e la Regione percepiscono anche lucrosi finanziamenti.
La discarica, inoltre, è posta a pochi metri dal centro urbano e dal presidio ospedaliero e quindi incompatibile, in via ordinaria in quanto la sua ubicazione non è sufficientemente lontana dalle abitazioni, con quanto disposto dal Testo Unico delle leggi sanitarie (Regio decreto 27 luglio 1934, n.1265, artt. 216 e 217) che la colloca tra le industrie insalubri di I classe (punto B100 dell’allegato al Decreto Ministero Sanità 5 settembre 1994).
Quali gli effetti di questo scempio ambientale?
Presto detto:
- Danni alla pubblica salute dovuti:
- a esalazioni gassose che è praticamente impossibile evitare;
- inquinamento delle falde acquifere.
Un parere del Servizio Geologico Nazionale del luglio 1997 dichiarava: “estremamente pericolosa, per la salvaguardia della falda acquifera, l’ubicazione di una discarica nel sito in questione.
Studi sulla qualità delle acque di falda effettuati dall’ARPAC nel 2001 rilevano che nella zona di Terzigno: “l’acqua presenta valori di concentrazione di alcuni macrodescrittori decisamente lontani dai valori medi della zona, probabile effetto dei già citati elementi di preoccupazione del Servizio Geologico Nazionale” (si tenga presente che qualsiasi cava di roccia si dichiara esaurita quando finisce la materia prima e ci si trova su strati di diversa natura, in questo caso, ormai, siamo sulla sabbia).
- contaminazione da percolato delle zone limitrofe. L’ex discarica S.A.R.I. non è mai stata bonificata e ciò comporta il continuo efflusso di percolato che già invade le terre circostanti anche coltivate (con ovvia contaminazione dei prodotti agricoli);
- alta rumorosità notturna, dovuta al passaggio di migliaia di autocompattatori da e verso la discarica (su strade dissestate e attraversando centri densamente abitati);
- smog;
- percolato che fuoriesce dai mezzi di trasporto sulle sedi stradali;
- pullulazione di specie biologiche pericolose per la salute umana sia direttamente (batteri e parassiti) sia per la presenza e la moltiplicazione di ospiti vettori di malattie (ratti, gabbiani, insetti).
- Danni economici:
· crisi del turismo;
· crisi del mercato immobiliare;
· crisi del mercato agricolo (si pensi alla produzione di albicocche o ai vitigni di Lacryma Cristy, praticamente confinanti con la discarica).
Per quanto su esposto, il Partito Caccia Ambiente, pur non accettando il comportamento di alcuni facinorosi e pur rispettando il lavoro, gravoso, delle Forze dell’Ordine, si dissocia dall’assurdo silenzio di tutte le componenti politiche che non sentono il bisogno di spendere una sola parola sull’apertura di una nuova discarica in un Parco Nazionale e sulle gravi ripercussioni di ordine economico e sanitario che tale evento comporta (inveendo ed enfatizzando, viceversa, un assurdo divieto di caccia utile solo alla proliferazione delle specie dannose e/o opportuniste, come: cinghiali, volpi, corvi, cornacchie, ecc..) e solidarizza con le popolazioni sacrificate, sull’Altare della Patria, come capri espiatori di un malinteso senso del dovere da burocrati e politicanti inetti ed incompetenti.
Offre il suo appoggio incondizionato ai sindaci dei comuni di Boscoreale, Gennaro Langella, Boscotrecase, Agnese Borrelli, Terzigno, Domenico Auricchio e Trecase, Gennaro Cirillo ed invita il Governo a fare un passo indietro rispetto ad una decisione scellerata ed iniqua che mette in serio pericolo l’economia di un’intera regione e la salute di migliaia di uomini, donne e bambini, destinatari, loro mal grado, di fumi tossici, terre inquinate ed acque contaminate.
Palma Campania (NA) Lì 08/10/2010
Coordinamento Regione Campania
Partito Politico Caccia Ambiente
Simonetti Francesco Rosario
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