Procura di Napoli sulla crisi del 2008: 36 gli avvisi notificati anche a numerosi sindaci, a Pansa e Bassolino
NAPOLI - «Epidemia colposa e omissione in atti d'ufficio». Queste le accuse contestate dalla Procura di Napoli a 36 indagati, tra cui il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, l'ex governatore Antonio Bassolino, l'ex prefetto di Napoli, Alessandro Pansa (questi ultimi due in qualità di ex commissari all'emergenza rifiuti) e numerosi sindaci della provincia. L'inchiesta, di cui è titolare il pm Francesco Curcio, si riferisce alla precedente emergenza rifiuti, tra la fine del 2007 e il 2008. In particolare, il magistrato contesta agli indagati la mancanza di adeguate misure di prevenzione per la presenza di enormi cumuli di spazzatura in strada, probabile causa di infezioni.
«AUMENTO DI MALATTIE» - Il pm Curcio, della sezione reati contro la pubblica amministrazione, aveva chiesto la consulenza di un collegio di esperti, composto da un medico legale e due epidemiologi. Le patologie di cui si è riscontrato un picco, nel periodo «incriminato», riguardano infezioni di carattere cutaneo e gastroenteriti virali. Per effettuare questa consulenza, i tre perditi hanno contattato rivenditori all'ingrosso di farmaci e farmacisti e hanno verificato un abnorme aumento della distribuzione e della vendita di farmaci specifici. I periti, peraltro, ritengono che ci sia uno stretto rapporto tra queste infezioni e la permanenza per strada dei rifiuti (lasciati a marcire senza neppure la precauzione di un po' di calce viva). Dai controlli sull'aria e sugli alimenti, infatti, non sono emersi valori fuori norma.
IL SINDACO DI NAPOLI - Rosa Iervolino Russo non vuole commentare l’avviso di chiusura indagine che ha ricevuto per epidemia colposa e omissione in atti d’ufficio relativa all’emergenza rifiuti del 2008, ma fa sapere «di essere a completa disposizione della magistratura e di non avere nulla da rimproverarsi». Secondo quanto riferiscono fonti di Palazzo San Giacomo, il primo cittadino non ha avuto il tempo di leggere gli atti che le sono stati invitati e che sono stati già trasmessi agli uffici competenti. «Per fornire la documentazione richiesta, il sindaco ha a disposizione 24 ore», riferiscono al Comune.
PORTICI? «MA SE L'EMERGENZA NON C'ERA» - Vincenzo Cuomo, il sindaco di Portici citata spesso come oasi senza sacchetti, ha ricevuto l'avviso di garanzia. E commenta: «anche di fronte a questo paradosso continuo ad avere rispetto e fiducia nella magistratura. Già questa mattina ho inviato al Procuratore Lepore l’elenco di tutte le ordinanze emanate prima e durante l’emergenza rifiuti del 2008. La città di Portici non è mai, e sottolineo mai, stata nemmeno sfiorata dall’emergenza rifiuti, grazie ad una serie di ordinanze predisposte dal sottoscritto sin dall’anno 2006 e all’apertura di un sito di stoccaggio provvisorio realizzato e gestito in ossequio a tutte le prescrizioni di legge. La condizione di totale pulizia delle strade cittadine nel corso di tutte le varie emergenze è stata oggetto di numerosi reportage e articoli di stampa locali e nazionali».
Titti Beneduce
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